Prima di tutto va detto che il PDP non ha natura giuridica né di contratto ai sensi dell’art.1321 cc perche non ha contenuto patrimoniale ne di accordo pubblico inteso come consenso tra parti con pari poteri, perche le parti non sono sullo stesso piano formale, ciò che i genitori firmano è un patto educativo di corresponsabilita che contiene impegni per entrambe le parti sul piano pedagogico.
Non c’è un riferimento di legge che dice che il PDP (la bozza/copia senza le firme) debba essere consegnato in anticipo, ma le linee guida allegate al DM 5669/11 dicono che è “fondamentale il RACCORDO con la famiglia che può comunicare alla scuola eventuali osservazioni su esperienze sviluppate dallo studente anche autonomamente o attraverso percorsi extrascolastica” (Linee guida pag. 8)
Il PDP completo di tutte le firme del consiglio di classe, ma mancante della firma dei genitori, è a tutti gli effetti un atto amministrativo non può essere dato in copia alla famiglia senza un accesso agli atti.
Al contrario il PDP senza le firme del consiglio di classe e della famiglia è considerato una bozza e può essere dato in copia
Cosa significa “RACCORDO”?
Significa che la scuola deve confrontarsi con la famiglia, la quale conosce meglio di chiunque altro il figlio e può dare indicazioni fondamentali, per redigere uno strumento funzionale, quali il percorso formativo fatto fino a quel momento, i punti di forza e punti di debolezza, se è seguito da professionista e altro…
Quindi non è corretto costringere la famiglia a firmare un documento senza aver dato la possibilità di collaborare a redigerlo e senza neanche dare la possibilità di leggerlo attentantanente.
Chiedete al dirigente, o a chiunque altro, se firmerebbe mai un documento del quale non ne conosce il contenuto.
La scuola può motivare il rifiuto all’accesso con la tutela della privacy?
Assolutamente NO
Per rilasciare la copia degli atti ammistrativi (PEI, PDP, verifiche scritte, verbali vari) la scuola deve solo verificare se chi ne fa richiesta abbia il diritto e l’interesse all’accesso, ma trattandosi di genitori (o tutori) che sono i titolari dei dati di cui si parla in quanto i figli sono minorenni, il diritto è indiscusso.
Inoltre, è bene ricordare, che le informazioni sulla salute contenute nel PDP sono ben note ai genitori dell’alunno visto che sono essi stessi che le hanno consegnate alla scuola.
Motivare il rifiuto su queste motivazioni è scorretto e pretestuoso.
Comunque, se insistono, potete dire che va bene anche una copia con i dati sensibili oscurati, quello che interessa è il contenuto del documento.
Se anche così non volessero, dite che il giorno dell’appuntamento per la firma, impiegherete tutto il tempo necessario per leggere il documento, anche 2 ore se servirà.
E ovviamente se ci fossero cose che non condividerete, non firmerete e chiederete di modificare.
Comunque è bene sapere che non firmarlo serve a poco o a niente perche la scuola ha cmq obbligo di provvedere (solo che lo fa senza la famiglia e questo un domani il TAR lo valuta negativamente come mancanza di collaborazione), questo vuol dire in pratica che nel momento della formazione le indicazioni cliniche sono un suggerimento operativo da parte di esperti clinici in equipe che devono essere eseguiti pedissequamente solo se e quando non vi sono strumenti compensativi fungibili (interscambiabili tra loro); laddove si puo compensare in diversi modi la scelta ultima, purche’ ragionevole, è della scuola.
Una volta che il PDP è approvato e firmato da tutte le figure, ovviamente deve essere data una copia con il relativo protocollo alla famiglia.
COSA FARE SE ANCHE IN QUESTO CASO LA SCUOLA SI RIFIUTASSE DI FORNIRE COPIA DEL PDP FIRMATO E PROTOCOLLATO
Essendo un documento relativo al proprio figlio e firmato dai genitori la scuola DEVE fornirne una copia.
La normativa raccomanda l’accesso per via informale, con domanda diretta, anche verbale, e l’immediata consegna dei documenti DPR 184-2006 art 5 comma 1.
Se non volesse comunque darlo, si può fare una Istanza di richiesta di accesso agli atti , in base alle norme sulla trasparenza, in quanto la scuola è un ente della pubblica amministrazione.
La scuola a questo punto non può rifiutarsi.
Se le copie non andranno utilizzate a fini giudiziari si applica l’accesso informale che non prevede bolli (normativa).
Quanto ai diritti di copia (costo fotocopie) quelli vanno pagati.
Ci sono dei tariffari che devono essere pubblici chiedeteli in visione