Al netto delle norme il buon senso dice che sia logico dare copia del PEI ai genitori, perché:
1) è un documento che riguarda il minore sul quale esercitano la responsabilità genitoriale
2) è un documento controfirmato anche da loro e come ogni “contratto” ne viene rilasciata una copia a chiunque lo sottoscrive (chi firmerebbe qualcosa senza averne poi una copia?).
Purtroppo il buonsenso spesso non viene utilizzato quandi vediamo cosa dice la normativa:
Secondo il D.M.182 del 29-12-2020 art. 4 c. 9
«I membri del GLO hanno accesso al PEI discusso e approvato, nonché ai verbali.»
Da notare che si parla sia di PEI “discusso” (ossia della bozza esaminata durante il GLO) che “approvato”, ossia il testo definitivo.
Poiché anche i genitori sono membri del GLO, questo diritto vale ovviamente anche per loro.
Poiché in questo caso il richiedente è ben noto alla scuola e il suo interesse è evidente si applica (o si dovrebbe applicare) la procedura informale con rilascio immediato della copia.
La normativa raccomanda l’accesso per via informale, con domanda diretta, anche verbale, e l’immediata consegna dei documenti DPR 184-2006 art 5 comma 1.
Se la scuola lo richiede comunque si può accedere al PEI anche con una Istanza di richiesta di accesso agli atti , in base alle norme sulla trasparenza, in quando la scuola è un ente della pubblica amministrazione.
Se le copie non andranno utilizzate a fini giudiziari si applica l’accesso informale che non prevede bolli (normativa).
Quanto ai diritti di copia (costo fotocopie) quelli vanno pagati.
Ci sono dei tariffari che devono essere pubblici chiedeteli in visione.
Altre normative che attestano che tutti i documenti riguardante lo studente con disabilità devono essere disponibili alla famiglia, o ai tutori legali:
- Linee Guida MIUR per l’integrazione scolastica del 2009 dove, a pag. 19, si legge: «la documentazione relativa all’alunno con
disabilità deve essere sempre disponibile per la famiglia e consegnata dall’istituzione scolastica quando richiesta».
La scuola può motivare il rifiuto all’accesso con la tutela della privacy?
La privacy tutela i cittadini, non l’amministrazione.
Per rilasciare la copia degli atti ammistrativi (PEI, PDP, verifiche scritte, verbali vari) la scuola deve solo verificare se chi ne fa richiesta abbia interesse all’accesso, ma trattandosi dei propri figli non ci sono dubbi.
Le informazioni sulla salute contenute nel PEI sono ben note ai genitori dell’alunno con disabilità visto che sono essi stessi che le hanno consegnate a scuola.
Motivare il rifiuto su queste motivazioni è scorretto e pretestuoso.
Essendo membri effettivi del GLO i genitori anche anche il diritto di ricevee copia della bozza del verbale del GLO da approvare, e poi la copia definitiva approvata (Linee Guida allegate al DI 182 pag. 12).
Il verbale dell’incontro, firmato da chi lo presiede e da chi verbalizza, certifica la regolarità delle procedure e delle decisioni assunte.