Qual è la normativa di riferimento sull’istruzione domiciliare?

Sono parecchie le norme che tutelano il diritto all’istruzione anche quando non è possibile la frequenza scolastica ordinaria, ma conviene partire dalle Linee di indirizzo nazionali sull’istruzione ospedaliera e domiciliare pubblicate dal MIUR nel giugno del 2019.

Secondo il Dlgs 66/17 art. 16 si attiva per gli alunniper i quali sia accertata l’impossibilità della frequenza scolastica per un periodo non inferiore a trenta giorni di lezione, anche non continuativi, a causa di gravi patologie certificate (per tutti gli alunni, non solo quelli con disabilità . Legge 104/92). 

Nel 2019 il DL 96  ha modificato il DL 66/17, introducendo in particolare due nuovi commi all’art. 16 sull’Istruzione Domiciliare, il 2-bis e il 2-ter, che avrebbero dovuto regolare in particolare la partecipazione degli insegnanti di sostegno.

1. Le istituzioni scolastiche, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, gli Enti locali e le aziende sanitarie locali, individuano azioni per garantire il diritto all’istruzione alle bambine e ai bambini, alle alunne e agli alunni, alle studentesse e agli studenti per i quali sia accertata l’impossibilità della frequenza scolastica per un periodo non inferiore a trenta giorni di lezione, anche non continuativi, a causa di gravi patologie certificate, anche attraverso progetti che possono avvalersi dell’uso delle nuove tecnologie.

2-bis. Con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, sono definite le modalità di svolgimento del servizio dei docenti per il sostegno didattico impegnati in attività di istruzione domiciliare.
2-ter. Dall’attuazione delle modalità di svolgimento del servizio dei docenti impegnati nell’istruzione domiciliare, di cui ai commi 1 e 2-bis non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica

Il decreto attuativo previsto nel comma 2-bis non è ancora stato emanato.

La DAD che si faceva durante la pandemia non è più proponibile ma nessuno vieta alla scuola di collegare l’alunno assente a distanza se ritenuto utile, il DPR 275/99 art. 4 comma 2  sull’autonomnia dice chiaramente che per raggiungere il successo formativo la scuola può attivare tutte le forme di flessibilità che ritiene opportune.


L’insegnante di sostegno è obbligato a recarsi a domicilio? Per quante ore? Come viene organizzato il suo orario?

 

In base alle attuali norme contrattuali, non è obbligato.

La sede di lavoro dell’insegnante è la sua scuola di titolarità e non può essere costretto a recarsi altrove senza considerare distanze, eventuali difficoltà di trasporto o altro.

È uno degli aspetti che avrebbe dovuto chiarire il decreto ministeriale previsto dall’art. 16 c- 2-bis del DL 66/17, ma, come già detto, il decreto attuativo ancora non è stato emanato.

Se accetta, l’incarico va formalizzato e le ore svolte a domicilio vanno considerate nel normale orario di servizio.

In base ai bisogni e alle esigenze didattiche si deciderà quante ore dedicare all’istruzione domiciliare, quante ad eventuali attività didattiche a distanza o altro. 

Se questa organizzazione è prevista per tutto l’anno deve certamente essere esplicitata e condivisa nel PEI.

 

 

Referente coordinatore per l’inclusione e funzione strumentale

Le figure strumentali hanno origine dal contratto di lavoro della scuola (art.33 del CCNL scuola 2006/2009).

È il collegio dei docenti che definisce quali FS attivare (non è obbligatorio avere una FS per l’inclusione) e individua per ciascuna i docenti assegnati.

La figura del coordinatore per l’inclusione deriva da una nota MIUR del 2015 n. 37900 che istituisce dei corsi di formazione specifici per i docenti di sostegno specializzati destinati a svolgere ruoli di coordinamento rispetto i temi dell’inclusione.

Negli anni successivi sono state organizzate altre annualità di questi corsi di formazione.

Ricapitolando:

- la funzione strumentale, decisa dal collegio dei docenti

- il docente referente per l'inclusione, che viene nominato dal dirigente

 

Io detto, tu (PC) scrivi!!!

Ci si può trovare nella necessità di trovare un mezzo alternativo alla scrittura “normale” al computer, cioè senza l’uso della tastiera, semplicemente dettando al PC cosa scrivere….

Con questa app (gratuita per android, ma su ios è a pagamento), concepita per le persone sorde, è possibile fare svariate cose:

Questa app lavora senza necessità di connessione ad Internet:

  1.  è possibile trascrivere il testo da un video
  2. è possibile dettare e l’app scrive
  3. è possibile registrare una lezione e poi trasferirla su testo in un secondo momento (a casa)
  4. è possibile, se gli insegnanti non vogliono che si registri la loro voce, fare in modo che mentre loro spiegano l’app non registri la voce ma trascrivi direttamente il testo (gli appunti).

Qui un breve e semplice tutorial a cura di Annamaria Sabatini:

ALTRI METODI PER DETTARE AL PC

Ci sono diversi modi per dettare a word e serve comunque una connessione a internet attiva.

Innanzitutto non tutti sanno che è possibile utilizzare gratuitamente il pacchetto office  solo registrandosi a Microsoft.

Quindi basta fare un account gratuito e utilizzare tutte le app di Microsoft compreso word con la digitazione vocale.

Per chi ha da windows 10 in poi provate questa combinazione di tasti da premere contemporaneamente:

  • CTRL+SHIFT+ALT+WINDOWS“, dovrebbe aprire la suite gratuita di office che potete accedere con il vostro account gratuito precedentemente creato.

Dalla versione di Windows 10 e seguenti si può:

Per attivare la funzione di dettatura si pigiano i tasti sulla tastiera nella sequenza che vedete nella figura, si aprirà una finestra in alto (rettangolare e stretta) dove ci sarà un microfono, attivandolo potrete dettare su qualsiasi programma

Generalmente i portatili hanno il microfono integrato (per vedere se il microfono è attivato bisogna controllare in “gestione dispositivi”. Fai tasto desto su icona computer, proprietà, gestione dispositivi, audio). 

Su PC fissi bisogna avere il microfono. 

In alternativa ci sono diversi programmi/siti che forniscono questo servizio sia gratis che a pagamento.

Qua ne illustrerò 3 molto semplici e gratuiti.

Entrambi questi programmi sono da utilizzarsi stando collegati alla rete.

1Il primo si trova in DRIVE che è uno dei sevizi di GOOGLE
ATTENZIONE per poterlo usare dovete istallare chrome
La prima cosa da fare è aprire un account google se già non lo si ha

 

Immagine

Per entrare in DRIVE fare come nell’immagine

 

Immagine 2

Vi apparirà una schermata simile
Cliccando su “i miei file” vi apparirà un menù a tendina, cliccate su “documenti google”

Immagine 3

Si aprirà un’altra pagina, che sarà molto simile ad un documento di word, cliccate su strumenti, e dal menù a tendina cliccate su “digitazione vocale”

 

Immagine 4

La pagina vi apparirà così, cliccando sul microfono il programma si metterà in attesa della vostra dettatura, fino a quando non lo cliccherete di nuovo per interrompere

 

Immagine 5

Immagine 9

Finito di dettare o salvate, o copiate e incollate dove volete.

 

 

2Il secondo si chiama talktyper
Anche questo funziona solo con chrome
Vi apparirà questa schermata

 

Immagine 7

Cliccate sul microfono verde e attendete che sparisca il rettangolo giallo, ed iniziate a dettare

 

Immagine 8

Alla fine copiate e incollate dove volete.

 

3Il terzo è web speech api funziona come quello precedente e sempre solo con chrome

Prima di iniziare a dettare selezionare la lingua

 

Immagine

Alla fine copiate e incollate dove volete.

 

 

 

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