NOVITA’ SCUOLE RIFORME ECC. MIUR PUBBLICATA DALLA G.U. IL 31.05.2017

Fonte: dislessia-passodopopasso.blogspot.it

Vi inseriamo qui il link diretto dove potete leggere con attenzione tutti i cambiamenti che ci saranno nelle scuole a partire dall’anno scolastico 2017/2018.
A partire dall’infanzia, elementari, medie.
www.gazzettaufficiale.it

ESAMI TERZA MEDIA: 

Anno 2017/2018. 
Esame terza media  cambia tre scritti no invalsi (o meglio invalsi saranno fatti prima degli esami periodo aprile. Non verranno inseriti come media durante esami) ma chi non li farà non sarà ammesso (invalsi di ita, mate inglese) il risultato viene inserito nelle competenze. 
Scritti solo 3
orale come adesso.
Presidente stesso dirigente della scuola e docenti interni. 
Votazione finale sarà con le lettere dalla A alle E

DIPLOMA (QUINTA SUPERIORE) ANNO 2017/2018 UGUALE AGLI ALTRI ANNI.

Prima prova tema
Seconda prova a indirizzo
Terza prova quizzone

Orale tesina più domande generali di tutto il programma

Presidente esterno e 3 commissari esterni e 3 commissari interni

Crediti massimo sono 25 dei 3 anni qui tabella


Ogni prova scritta  punteggio massimo 15
Orale credito massimo 30

 Commissione può decidere ulteriore 5 bonus. Il tutto per arrivare come voto a 100/100

DIPLOMA ANNO 2018/2019 (le terze superiori di quest’anno anno scolastico 2016/2017)

 
Cambio calcolo crediti
Crediti massimo diventano 40 punti inseriamo tabella di riferimento.

Scritti e orale uguali massimo 20 punti ogni prova

INTRODUZIONE PROVE INVALSI ITA, MATE E INGLESE che verranno somministrati ad aprile della 5 superiore. (per ammissione all’esame)

Scritti solo due

Prima prova Italiano (tema, saggi ecc.)

Seconda Prova a indirizzo

Orale tesina più esposizione alternanza scuola-lavoro.

Presidente esterno 3 Commissari esterni e 3 commissari interni

Valutazione ed Esami di Stato


L’Esame sarà composto da: prima prova scritta nazionale che accerterà la padronanza della lingua italiana, seconda prova scritta nazionale su una o più discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi, colloquio orale che accerterà il conseguimento delle competenze raggiunte, la capacità argomentativa e critica del candidato, l’esposizione delle attività svolte in alternanza. L’esito dell’Esame oggi è espresso in centesimi: fino a 25 punti per il credito scolastico, fino a 15 per ciascuna delle tre prove scritte, fino a 30 per il colloquio. Con il decreto il voto finale resta in centesimi, ma si dà maggior peso al percorso fatto nell’ultimo triennio: il credito scolastico incide fino a 40 punti, le 2 prove scritte incidono fino a 20 punti ciascuna, il colloquio fino a 20 punti. La Commissione resta quella attuale: un Presidente esterno più tre commissari interni e tre commissari esterni. La prova Invalsi viene introdotta in quinta per italiano, matematica e inglese, ma si svolgerà in un periodo diverso dall’Esame.

Le novità per le prove Invalsi: si introduce una prova di inglese standardizzata al termine sia della primaria sia della secondaria di I e II grado per certificare, in convenzione con enti certificatori accreditati, le abilità di comprensione e uso della lingua inglese in linea con il Quadro Comune di Riferimento Europeo per le lingue. Nelle classi finali della secondaria di I e II grado la prova Invalsi è requisito per l’ammissione all’Esame, ma non influisce sul voto finale.

Differenza fra Certificazione e diagnosi

 La nota 2563 del 22 novembre 2013 fa chiarezza fra la differenza fra certificazione e diagnosi.

Nella pagina 2 troviamo scritto:

Per “certificazione si intende un documento, con valore legale, che attesta il diritto dell’interessato ad avvalersi delle misure previste da precise disposizioni di legge – nei casi che qui interessano: dalla Legge 104/92 o dalla Legge 170/2010 – le cui procedure di rilascio ed i conseguenti diritti che ne derivano sono disciplinati dalle suddette leggi e dalla normativa di riferimento.

Per “diagnosi” si intende invece un giudizio clinico, attestante la presenza di una patologia o di un disturbo, che può essere rilasciato da un medico, da uno psicologo o comunque da uno specialista iscritto negli albi delle professioni sanitarie.

Pertanto, le strutture pubbliche ( e quelle accreditate nel caso della Legge 170), rilasciano “certificazioni” per alunni con disabilità e con DSA. Per disturbi ed altre patologie non certificabili (disturbi del linguaggio, ritardo maturativo, ecc.), ma che hanno un fondamento clinico, si parla di “diagnosi”.

Quando il bambino ha bisogno di usufruire della legge 104 il medico deve redigere una DIAGNOSI FUNZIONALE nella quale sono acclusi tutti i test sottoposti al bambino con relativo risultato, la quale viene valuta dalla commissione sanitaria (INPS).

L’handicap viene determinato in relazione ad alcuni ambiti (sensoriale, fisico, psicofisico) e li categorizza in un contesto di disabilità perché certifica, attraverso procedure diagnostiche, un danno – che esiste – in uno di questi tre ambiti ( sensi, fisico , mentale intellettivo).

La legge 104 par. 3 recita “E’ persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.”

Mio figlio, dislessico, ha vinto un premio letterario

Un articolo da donna-m

Ci scrive in redazione la mamma di un bambino dislessico che, dopo infinite difficoltà con insegnanti incapaci e impreparati, ha vinto un prestigioso premio letterario

Il mestiere del genitore è un lavoro complesso e ostico, per tutti. Ma per la mamma di un bambino con disturbi di apprendimento ancora di più.

Non voglio dire che sia il peggiore dei mali perché ci sono situazioni ben più drammatiche e difficili e famiglie la cui forza mi commuove al solo pensiero. Ma la dislessia e i suoi annessi sono come un disagio silente che ti isola e ti logora, non per le sue caratteristiche e per le limitazioni che impone a chi ne soffre ma per la mancanza di conoscenza e il pregiudizio che suscita nella gente.

Jean Paule Sartre diceva: “l’inferno sono gli altri”. Io mi permetto di aggiungere: gli altri ignoranti, nel senso di persone che ignorano perché non conoscono e non approfondiscono e giudicano e scherniscono chi è senza colpa, chi è già di suo vittima di uno stato di difficoltà.

michelangelo-725x544Mio figlio ha iniziato il suo percorso scolastico manifestando sintomi di non allineamento agli standard di apprendimento dei bambini che entrano alle elementari: grande difficoltà di lettura, pagine costellate di correzioni a penna rossa, grafia quasi illeggibile, materiali tenuti in maniera indecorosa. Il tutto aggravato da un’ansia e un’irrequietezza che non gli consentivano di stare seduto composto e fermo e che lo portavano ad intervenire sempre a sproposito, oltre che ovviamente a distrarsi con estrema facilità. Ma Michelangelo possedeva una capacità espressiva, un eloquio e un’intelligenza che non consentiva di bollarlo come bambino poco sveglio.

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Ecco la poesia:

“Nella casa di mio padre esistono diverse dimore”

Dietro alla porta magica e sottovalutata c’è un mondo imbarazzante e divertente.

Buio negli angoli della casa. Una strada lunga e faticosa per arrivare alla sala dove ogni volta scrivo i miei giorni. Esperienza dopo esperienza.

Lontano dal mondo, chiuso al buio con una luce leggermente accennata, si cela un sentimento importante e delicato: la solitudine. Là dove posso sentirmi un topo e una montagna. Dove osservo la mia vita e la mia storia.

Una cosa triste e felice, nel silenzio totale, della paura di non avere più nessuno e non avere più qualcosa, di non essere come una volta. Come per giocare a nascondino, spunta una lacrima che si accende di rabbia, passione e desideri che mi porta a realizzare i miei sogni, che mi porta ansia e tensione.

Povero il mio cuore.

Michelangelo Coletti

(lettera di Gabriella Schiavone)

Sito di Supporto allo studio per tutti gli studenti in modo particolare Bambini e Ragazzi con BES