Come spiegare ad un bambino cosa è la Dislessia

Quando un bambino ha difficoltà a scuola, difficoltà particolari come leggere scrivere e fare di conto, viene o dovrebbe venire a insegnanti e genitori che il bimbo abbia dei Disturbi Speciali di Apprendimento, a questo punto per sapere se è così o è solo una difficoltà momentanea, il bambino viene sottoposto a dei test da una equipe di medici composta da neuropsichiatra, psicologo e logopedista, ma come fare a dire al bambino perché deve fare quei test? Come fare per spiegare ad un bambino cosa sia la Dislessia?

Nel web ho trovato questo scritto che sicuramente vi potrà aiutare:

Ciao…mi chiamo Carlo, ho 8 anni e sono un bambino con DSA.

Ho saputo solo ieri di esserlo, me lo ha detto, con un grosso sorriso la mia mamma.

Quando l’ho saputo, ho avuto un po’ paura e così ho detto alla mia mamma che stavo bene, che non sentivo dolore in nessuna parte del corpo. Poi le ho chiesto: “Se ho un DSA dovrò prendere medicine, fare le punture?”.

La mamma mi ha sorriso, ancora una volta, poi si è inginocchiata per potermi guardare negli occhi e mi ha rincuorato dicendomi: “Cucciolo tu non stai male e non dovrai mai prendere nessuna medicina”.

Poi tenendomi le mani mi ha spiegato il significato di DSA. Mi ha detto che l’apprendimento avviene nel cervello e che nel cervello entrano tutte le cose che vediamo, sentiamo, studiamo e che si chiamano informazioni. Tutte queste informazioni arrivano e si muovono nel nostro cervello su percorsi che assomigliano a delle autostrade e queste autostrade sono percorse da moltissime macchine. Funziona più o meno così: queste macchine trasportano le informazioni verso le diverse zone del cervello e vanno velocissime.

Ho pensato “WOW”.

Poi ci sono tanti garage per ogni tipo di cosa da imparare. Garage per le parole, per i numeri, per i nomi, ecc.

Ogni volta che si impara una cosa nuova una macchina trasporta quella informazione nel suo garage.

Quando si ha un DSA alcune autostrade (solo alcune) non sono libere e quindi è facile che si formi una lunga coda di macchine, si resta un po’ bloccati nel traffico. A volte la coda si forma anche fuori il garage e questo comporta gli errori: si possono saltare delle sillabe nelle paroline, confondere alcune lettere, confondere il + con il x…e tutto diventa più complicato!

“Ok ho capito mamma. È un problema di traffico!”

“Si ma si può trovare una soluzione. Sai come fa papà quando, accompagnandoti a scuola, trova la strada piena di traffico? Lui risolve prendendo quella scorciatoia che in pochi conoscono.

Ecco così dovrai fare tu, dovrai trovare la tua (e solo tua) scorciatoia per non perdere tempo in autostrade affollate.

E ricordati, però, che per trovarla dovrai essere coraggioso e giocare con la creatività…così imparerai modi nuovi e più divertenti per far muovere con velocità le tue macchine!”

Ora ho capito finalmente che cosa vuol dire DSA. Certo sono ancora un po’ confuso, ma non ho più paura.

La mamma mi ha anche detto che molte persone con DSA sono diventate famose per aver fatto qualcosa di straordinario, alcuni hanno vinto anche un premio Nobel… Che figata!

Non ho paura perché la mia mamma lo dirà alla maestra e sono sicura che anche lei mi aiuterà a far andare le mie automobiline in modo ordinato, nelle scorciatoie che troveremo insieme. Perché la mia maestra è una forza con la creatività…e tornerò ad imparare, divertendomi.

 

 

Nei casi in cui i ragazzi hanno la 104 ma è in scadenza, o sia già scaduta, e non si è ancora riusciti a fare l’aggiornamento all’INPS per il rinnovo cosa accade?

Può accadere che la 104 sia in scadenza, o addirittura sia già scaduta, al rinnovo del ciclo scolastico, ma non si è ancora in possesso del rinnovo, ne si ha  ancora l’appuntamento per la commissione INPS per l’accertamento della disabilità.

NIENTE PAURA

Nel 2014 è stata approvata una norma importante, Legge 114 che ha introdotto alcune misure di semplificazione assai rilevanti.

In particolare l’art 25 comma 6-bis prevede la proroga degli effetti del verbale rivedibile oltre il termine di scadenza apposto, in modo da consentire la fruizione anche dei benefici a tutela della disabilità  mentre si attende il termine della revisione.

Quindi fino a nuovo accertamento  i ragazzi mantengono gli stessi diritti come se la 104 non fosse scaduta.

Vale sia per la 104 che per l’indennità di frequenza. 

Cosa significa programmare una verifica (scritta o orale)

VERIFICHE  PROGRAMMATE (SCRITTE  O  ORALI)

 
La legge 170  e la legge 104 prevedono come elemento compensativo che le interrogazioni vengano programmate.
 
Per molti Insegnanti questo vuol dire: “il giorno tale ti interrogo” (le verifiche scritte hanno un giorno definito per tutta la classe) ma non è proprio così,  significa innanzitutto dedicare 3 minuti all’alunno, controllando  che nel giorno prescelto non ci siano altre interrogazioni o verifiche , dire all’alunno gli argomenti oggetto dell’interrogazione e controllare che scriva correttametne sul diario e al giorno giusto.
 

Quando un insegnante fa questo dimostra:

  • interesse nel voler mettere l’alunno nelle condizioni ottimali per svolgere la verifica, 
  • di conoscere la normativa  e di rispettarla
 
Ricordiamoci che un ragazzo con i DSA o con una qualsiasi disabilità, ha bisogno di molto piu tempo di un neuro-tipico per prepararsi ad una verifica.
 
E’ bene ricordare 2 cose fondamentali:
  • il DIARIO per un ragazzo con i DSA o con una disabilità, è spesso uno strumento difficilissimo da usare
  • verifiche a SORPRESA sono assolutamente illegittime e contestabili

Come devono essere gli Attestati dei crediti formativi per gli studenti con disabilità

Per gli studenti con disabilità delle scuole superiori, che a causa delle loro caratteristiche, sono impossibilitati a fare un percorso didattico parallelo alla classe, faranno un percorso DIFFERENZIATO, questo non porterà ad un diploma di scuola superiore ma a un attestato dei crediti formativi (non è un certificato spendibile nel mondo del lavoro) e non permetterà all’ingresso alle Università.

Come deve essere questo attestato è definito dal DM 14 del 2024

Gli elementi informativi che debbono essere contenuti nei modelli di attestati riguardano:

  •  le ore relative a indirizzo e durata del corso di studi,
  •  votazione complessiva ottenuta,
  •  materie di insegnamento ricomprese nel curricolo degli studi con l’indicazione della durata oraria complessiva destinata a ciascuna,
  •  competenze,
  •  conoscenze e capacità anche professionali acquisite,
  •  crediti formativi documentati in sede di esame.

 

Rispetto agli alunni con disabilità la novità principale riguarda la certificazione delle competenze in assolvimento dell’obbligo di istruzione, ossia al termine del secondo anno di scuola secondaria di secondo grado, che riporta ora la stessa indicazione che in precedenza, con il DM 742 del 2017, si applicava solo nel primo ciclo, che prevede la possibilità di integrare la certificazione con una nota esplicativa, ma non di personalizzare il modello.

Art. 4 c. 4:

“4. Per gli studenti con disabilità, certificata ai sensi della legge n.104/1992, il modello nazionale può essere accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati relativi alle competenze agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato. “

 

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