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Il docente “trasversale”

Si parla di una nuova figura professionale nella scuola “il docente trasversale”, vediamo di chi si tratta e perché se ne discute.

L’idea alla base è quella di un insegnante specificamente formato per potenziare le cosiddette competenze per la vita o Life Skills andando oltre le tradizionali discipline scolastiche si fa riferimento alla Legge 22 del 19 del febbraio 2025 che introdurrebbe questa figura per affrontare le sfide educative attuali.

Ma quali sono queste competenze trasversali si dividono in tre macro aree:

  1.   EMOTIVE:  come gestire le proprie emozioni, riconoscere quelle altrui, sviluppare resilienza
  2. RELAZIONALI: comunicazione efficace, empatia, capacità di lavorare in gruppo e risolvere conflitti
  3. COGNITIVE (in senso ampio): problem solving, pensiero critico, creatività, capacità decisionale

L’obiettivo  dichiarato è preparare gli studenti, non solo accademicamente, ma anche ad affrontare le complessità della vita personale e professionale, favorendo il loro benessere generale.

Questo docente trasversale avrebbe il compito mirato di integrare e sviluppare queste abilità in modo strutturato, affiancando l’insegnamento disciplinare, si tratterebbe di una figura con una formazione specifica per questo ruolo delicato.

 

Ad alunna con disabilità viene assegnato docente sostegno non specializzato, genitori ricorrono e Ministero viene condannato

Fonte: Orizzonte Scuola

Il Tribunale di Roma ha condannato il Ministero dell’Istruzione per aver assegnato a un’alunna con disabilità un docente privo di specializzazione nel sostegno. La vicenda è stata resa nota dalla Federazione First (Federazione italiana rete sostegno e tutela), che ha denunciato il caso come una violazione del diritto all’istruzione inclusiva.

Secondo quanto riportato da First, l’alunna, iscritta a una scuola elementare, aveva ricevuto un numero di ore di sostegno inferiore rispetto a quelle previste dal Piano educativo individualizzato (Pei). Infatti, erano state assegnate 18 ore settimanali, rispetto alle 22 ore richieste nel Pei, e il sostegno era stato affidato a due docenti, di cui solo uno in possesso della specializzazione per 13 ore settimanali, mentre l’altro, per 5 ore, non aveva il titolo richiesto.

La motivazione del tribunale

Per il Tribunale di Roma, questa assegnazione ha rappresentato un trattamento discriminatorio, in quanto avrebbe compromesso il percorso formativo dell’alunna, causando un danno irreparabile.

Di conseguenza, il Ministero dell’Istruzione e l’Ufficio scolastico competente sono stati obbligati ad assegnare un docente specializzato per tutte le ore previste dal Pei, in conformità con la normativa vigente sull’inclusione scolastica.

Le richieste della Federazione First

La Federazione First ha espresso soddisfazione per la sentenza, sottolineando l’importanza di garantire il diritto allo studio degli studenti con disabilità. In particolare, ha auspicato che il Ministero dell’Istruzione adotti misure per evitare situazioni simili in futuro, stabilendo il principio che nessun docente privo di specializzazione possa sostituire un insegnante di sostegno qualificato.

Cosa dice la normativa rispetto al freddo che si ritrova sovente nelle aule scolastiche nei mesi invernali?

Nelle aulle scolastiche la temperatura ambientale dovrebbe essere di 20° con una tolleranza di 2 gradi.

Legge 23 del 1996 – Edilizia Scolastica

“5.3.11. Temperatura ed umidità relativa dell’aria degli ambienti – La temperatura degli ambienti  adibiti ad usi scolastici dovrà essere assicurata, in condizioni invernali, da un adatto impianto di
riscaldamento capace di assicurare in tutti gli ambienti, quando all’esterno si verificano le  condizioni invernali di progetto, le seguenti condizioni interne: temperatura ……. 20 °C ± 2 °C”

Un alunno con disabilità può usare il PC in classe e agli esami di Stato?

Certamente!

 

E’ previsto, da oltre trent’anni, dalla L. 104 del 1992 art. 16 c. 4:
«4. Gli alunni (handicappati) con disabilità sostengono le prove finalizzate alla valutazione del rendimento scolastico o allo svolgimento di esami anche universitari con l’uso degli ausili loro necessari.»

Va previsto nel PEI e inserito dal CdC nel documento del 15 maggio.

Obbligo scolastico per alunni con disabilità

All’obbligo di istruzione si può derogare in caso di disabilità, spetta alla famiglia decidere quale sia la soluzione migliore per il ragazzo.

La norma (DLGS 274/94 art. 114 c. 5 ) dice che non si procede contro le famiglie che non mandano i figli a scuola se lo giustificano “con motivi di salute, o con altri impedimenti gravi”.

Il decreto Caivano del 2023 che ha definito procedure più rigide contro l’evasione scolastico ha modificato l’art 11 del Dlgs 274 ma ha lasciato intatta questa norma del comma 5.