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QUANDO | REDAZIONE | CONSEGNA |
Al termine della classe quinta di scuola primaria | In sede di scrutinio finale dai docenti di classe | Consegnata alla famiglia e, in copia, all’istituzione scolastica del grado successivo |
Al termine del primo ciclo di istruzione agli studenti che superano l’esame di Stato | In sede di scrutinio finale dal consiglio di classe | Messa a disposizione sia della famiglia degli studenti che superano l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione sia dell’istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo all’interno dell’E-Portfolio orientativo personale delle competenze di cui al decreto ministeriale 22 dicembre 2022, n. 328 |
In assolvimento dell’obbligo di istruzione | In sede di scrutinio finale del secondo anno della scuola secondaria di secondo grado dal consiglio di classe per ogni studente che ha assolto l’obbligo di istruzione della durata di dieci anni | Messa a disposizione della famiglia dello studente all’interno dell’E-Portfolio orientativo personale delle competenze di cui al decreto ministeriale 22 dicembre 2022, n. 328 (a richiesta anche al termine del primo anno con le stesse modalità) |
Al superamento dell’esame di Stato conclusivo dei percorsi di istruzione di primo livello primo periodo didattico | In sede di scrutinio finale dai docenti del gruppo di livello facenti parte del Consiglio di classe | Consegnata all’adulto o, nel caso di utenti minorenni, alla famiglia |
In uscita dal percorso di istruzione degli adulti di primo livello secondo periodo didattico | In sede di scrutinio finale dai docenti del gruppo di livello facenti parte del Consiglio di classe | Consegnata all’adulto |
La certificazione delle competenze al secondo ciclo va redatta anche per gli studenti che hanno un debito o vengono respinti, perché in ogni caso hanno assolto all’obbligo di istruzione, in base all’art. 2 c. 4 del DM 14/24, “La certificazione delle competenze rilasciata dalle istituzioni scolastiche statali e paritarie in assolvimento dell’obbligo di istruzione è redatta dal consiglio di classe in sede di scrutinio finale del secondo anno della scuola secondaria di secondo grado per ogni studente che ha assolto l’obbligo di istruzione della durata di dieci anni”.
I modelli delle certificazioni delle competenze non possono essere modificate, ma possono essere integrate, se necessario, da una relazione personalizzata in cui si spiega come rapportare gli enunciati ufficiali agli obiettivi del PEI, DM 742 del 2017 art. 3 c. 2:
Per le alunne e gli alunni con disabilità, certificata ai sensi della legge n.104/1992, il modello nazionale può essere accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati di competenza agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato.
e anche all’art. 4 comma 4 Per gli studenti con disabilità, certificata ai sensi della legge n.104/1992, il modello nazionale può essere
accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati relativi alle competenze agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato
Spetta agli insegnanti in sede di scrutinio la redazione della certificazione delle competenze ma il GLO, nel PEI sezione 10, descriverà all’inizio dell’anno se o come redigere queste annotazioni.
La sez. 10 del PEI si compila solo negli anni in cui viene rilasciata la certificazione delle competenze, si compila ad ottobre e va scritto solo se serve la nota esplicativa prevista dal DM 14/24 art. 4 c. 4 e cosa dovrà sostanzialmente contenere.
La nota esplicativa va scritta a giugno.
DM 14/24 art. 2 c. 4:
“4. La certificazione delle competenze rilasciata dalle istituzioni scolastiche statali e paritarie in assolvimento dell’obbligo di istruzione è redatta dal consiglio di classe in sede di scrutinio finale del secondo anno della scuola secondaria di secondo grado per ogni studente che ha assolto l’obbligo di istruzione della durata di dieci anni ed è messa a disposizione della famiglia dello studente all’interno dell’E-Portfolio orientativo personale delle competenze di cui al decreto ministeriale 22 dicembre 2022, n. 328.”
Nella nota esplicativa, dice il DM 14, si “rapporta il significato degli enunciati relativi alle competenze agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato.”
Rapportare è un termine che può avere tanti significati e questa indicazione va necessariamente interpretata.
Un riferimento interpretativo autorevole lo troviamo nelle Linee Guida dei DI 153/23 a pag. 51 dove si dice che il decreto consente di intervenire con annotazioni che rapportino il significato degli enunciati di competenza agli obiettivi specifici, intervenendo sia rispetto alle competenze o ai loro descrittori, sia rispetto ai livelli raggiunti.
ATTENZIONE la certificazione delle competenze la redige il consiglio di classe e NON il GLO.
Secondo il DL 62/17 art. 9 c. 2, la certificazione delle competenze è rilasciata al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione, quindi anche agli alunni che non si presentano all’esame e ricevono l’attestato dei crediti formativi.
Non si rilascia a quelli che non sono stati ammessi all’esame e ripeteranno l’anno perché per loro il primo ciclo di istruzione non è ancora terminato.
Una sezione del documento di certificazione è riservata alle Prove Invalsi.
La sezione indica in forma descrittiva il livello raggiunto nelle prove a carattere nazionale, distintamente per ciascuna disciplina oggetto della rilevazione, ossia Italiano, Matematica e Inglese.
Nel DM n. 742/2017, art. 4 comma 2-3 leggiamo:
2. Il modello di cui al comma 1 è integrato da una sezione, predisposta e redatta a cura di INVALSI che descrive i livelli conseguiti dall’alunna e dall’alunno nelle prove nazionali di italiano e matematica.
3. Il modello è, altresì, integrato da una ulteriore sezione, predisposta e redatta a cura di INVALSI che certifica le abilità di comprensione e uso della lingua inglese ad esito della prova scritta nazionale, di cui all’articolo 7, comma 3, del decreto legislativo n. 62/2017.
Spetta, dunque, all’Invalsi predisporre e redigere la sezione dedicata alle prove nazionali.
Il primo modello nazionale di certificazione delle competenze è stato approvato dal Miur con il D.M. 22 gennaio 2010, n. 9, relativo all’introduzione della scheda per certificare le competenze maturate al termine dell’obbligo decennale di istruzione, di cui al D.M. 139/2007 (quattro livelli individuati: non raggiunto, base, intermedio, avanzato). Relativamente, invece, alla scuola primaria e secondaria di primo grado, il tema viene affrontato in modo organico nel testo delle Indicazioni nazionali per il curricolo (DM n. 564/2012), in cui al termine del quinto anno della scuola primaria e della secondaria di primo grado, vengono esplicitati, per ogni disciplina, i traguardi per lo sviluppo delle competenze. In relazione a questa scelta, due paragrafi delle Indicazioni si occupano rispettivamente della valutazione e della certificazione delle competenze.
Prima si copia e si incolla il testo sul quaderno di LeggiXme e poi si clicca sul pulsante R (Riassumi):
Poi si seleziona il testo che vogliamo “rimanga” o che venga tolto e si blocca la scelta:
Poi si cancellano le parti non selezionate e si personalizza il testo aggiungendo qua e là parole legame, e il riassunto è pronto.
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
per alunni con DSA (o BES senza certificazione di DSA o legge 104).
Il PDP è previsto dal DM 12 luglio 2011 e dalle allegate Linee Guida la sua stesura è OBBLIGATORIA per tutti gli studenti con certificazione ai sensi della Legge 170.
È chiamato in questo modo il documento di programmazione con il quale la scuola definisce gli interventi che intende mettere in atto nei confronti degli alunni con esigenze didattiche particolari ma non riconducibili alla disabilità (in caso di disabilità, come è noto, il documento di programmazione si chiama PEI, Piano Didattico Individualizzato, ben diverso per contenuti e modalità di definizione).
lo studente presenta una certificazione per i DSA (Legge 170/10)
non c’è una certificazione di DSA ma i docenti ravvisano un bisogno educativo speciale nello studente e che quindi ha bisogno di interventi personalizzati che vengono esplicitati in questo documento (Direttiva BES 5659/12 e Circolare 8/2013).
Il MIUR ha anche forrnito dei modelli di PDP (anche se non sono vincolanti)
A meno che la scuola non intenda che vada bene utilizzare TUTTI gli strumenti possibili e immaginabili (cosa che dubito fortemente).
Il PDP deve essere “Personalizzato”, seguendo il profilo di funzionamento dello studente (certificazione), quindi
per ogni disciplina si indicano nel dettaglio gli strumenti compensativi e dispensativi da utilizzare.
Evitare di approvare un PDP con su scritto che gli strumenti compensativi vengono usati a “discrezione del docente”, perchè il disturbo dello studente non è a discrezione del ragazzo, c’è sempre e gli strumenti vanno usati sempre (Legge 104/10 e il suo decreto attuativo DM 5669/11 con linee guida allegate).
Il PDP è un documento che deve essere scritto dagli insegnanti, seguendo le indicazione che l’equipe medica che ha redatto la certificazione e in base a ciò che hanno riscontrato durante i primi mesi di osservazione dello studente, LA NORMATIVA RACCOMANDA IL RACCORDO con la famiglia, secondo le LINEE GUIDA pag. 8, è inoltre “fondamentale il raccordo con la famiglia che può comunicare alla scuola eventuali osservazioni su esperienze sviluppate dallo studente anche autonomamente o attraverso percorsi extrascolastica“, questo perchè è la famiglia che ha seguito il ragazzo anche nei corsi di studi precedenti, e sa quali strumenti e strategie possono essere efficaci e quali no, quindi può dare informazioni importanti, può essere coinvolto anche il ragazzo stesso, se sufficientemente grande.
Gli strumenti compensativi sono tutti gli strumenti didattici e tecnologici che sollevano lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo.
L’utilizzo di tali strumenti non è immediato quindi la scuola deve impegnarsi nell’aiutarlo ad usarli D.M. 5669 del 2011 art. 4 c. 4 dice che: «Le Istituzioni scolastiche assicurano l’impiego degli opportuni strumenti compensativi, curando particolarmente l’acquisizione, da parte dell’alunno e dello studente con DSA, delle competenze per un efficiente utilizzo degli stessi.»
Le misure dispensative sono invece interventi che consentono all’alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento.
Per esempio, non è utile far leggere a un alunno con dislessia un lungo brano, in quanto l’esercizio, per via del disturbo, non migliora la sua prestazione nella lettura.
L’adozione delle misure dispensative, dovrà essere sempre valutata sulla base dell’effettiva incidenza del disturbo sulle prestazioni richieste, in modo tale da non differenziare, in ordine agli obiettivi, il percorso di apprendimento dell’alunno o dello studente in questione.
ATTENZIONE: evitare di approvare un PDP con su scritto che gli strumenti compensativi vengono usati a "discrezione del docente", perchè il disturbo dello studente non è a discrezione dello studente, c'è semprre.
Con l’approvazione del PDP non termina il dovere del docente che deve APPLICARE ciò che ha sottoscritto lungo tutto il periodo scolastico, il garante dell’applicazione è il Dirigente Scolastico.
La scuola può elaborare un PDP anche gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (senza certificazione di DSA o di legge 104) qualora lo ritenga necessario (Direttiva BES) Nota Miur 2563 del 2013 quindi la scuola in questi casi non ha obbligo di redigere il PDP, ma se lo fa poi è obbligata a rispettarlo.
Per la struttura del PDP per gli alunni con BES (senza tutela della legge 170) non esistono modelli ufficiali e neppure delle indicazioni sui contenuti, quindi ogni scuola lo redige come vuole.
Può capitare che copiando da un libro digitale si copi anche la “formattazione” del testo
In questi casi, invece di sistmeare il testo in maniera manuale LeggiXme lo fa per noi con un semplice tasto SISTEMA TESTO
e il testo è “sistemato