AGGIORNAMENTO (18-07-2024)
DM 14 del 30/1/2024: Schema di decreto di adozione dei modelli di certificazione delle competenze
Per il primo ciclo non cambia praticamente nulla.
Per il secondo si applicano adesso le stesse disposizioni che prima valevano solo per il primo ciclo.
Rispetto agli alunni con disabilità la novità principale riguarda la certificazione delle competenze in assolvimento dell’obbligo di istruzione, ossia al termine del secondo anno di scuola secondaria di secondo grado, che riporta ora la stessa indicazione che in precedenza, con il DM 742 del 2017, si applicava solo nel primo ciclo, che prevede la possibilità di integrare la certificazione con una nota esplicativa, ma non di personalizzare il modello.
Art. 4 c. 4:
4. Per gli studenti con disabilità, certificata ai sensi della legge n.104/1992, il modello nazionale può essere accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati relativi alle competenze agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato.
Se il modello di certificazione ufficiale risulta non compatibile con il PEI, attraverso questa nota si spiegherà il senso delle valutazioni inserite.
Nel PEI, alla sezione 10, il GLO descriverà all’inizio dell’anno se o come redigere questa nota esplicativa.
Spetta al Consiglio di Classe o al Team dei docenti, in sede di scrutinio finale, compilare la certificazione delle competenze e redigere, in base alle indicazioni del PEI, la nota da allegare.
VECCHIA NORMATIV A
Fonte : www.orizzontescuola.it
Il decreto legislativo n. 62/2017, recante norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, ha previsto l’emanazione da parte del Miur del modello nazionale per la certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione.
La succitata emanazione è avvenuta con il DM n. 742/2017, cui sono seguite le Linee Guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo, volte a fornire alle scuole indicazioni su: valutazione e certificazione delle competenze, struttura e compilazione del modello di certificazione.
Scarica: DM 742/2017 – Linee guida certificazione delle competenze
Vediamo in questa scheda la struttura del modello, ossia le voci che lo costituiscono e che vanno compilate dai docenti di classe per la scuola primaria e dal consiglio di classe per la scuola secondaria di primo grado.
PRINCIPI FONDANTI IL MODELLO NAZIONALE DI CERTIFICAZIONE
Il modello nazionale di certificazione, come previsto dall’articolo 9 comma 3 del decreto legislativo n. 62/2017:
a) si riferisce al profilo dello studente nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione;
b) è ancorato alle competenze chiave individuate dall’Unione europea, così come recepite nell’ordinamento italiano;
c) definisce, mediante enunciati descrittivi, i diversi livelli di acquisizione delle competenze;
d) valorizza eventuali competenze significative, sviluppate anche in situazioni di apprendimento non formale e informale;
e) è coerente con il piano educativo individualizzato per le alunne e gli alunni con disabilità;
f) indica, in forma descrittiva, il livello raggiunto nelle prove a carattere nazionale distintamente per ciascuna disciplina oggetto della rilevazione e certificazione sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese.
Nelle Linee Guida, inoltre, leggiamo che il modello nazionale di certificazione:
- è coerente con il Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, delineato nelle Indicazioni nazionali;
- fa riferimento alle competenze chiave europee del 2006, articolate in dettaglio dalle competenze previste dal Profilo, ridotte però nel numero e semplificate come richiesto dalle scuole partecipanti alla sperimentazione degli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016, 2016/2017.
STRUTTURA DEL MODELLI NAZIONALE
Il modello è proposto in duplice versione per la scuola primaria e secondaria, per cui in esso vi ritroviamo le Competenze chiave europee e le Competenze del Profilo dello studente. Queste ultime, naturalmente, sono differenti per i due ordini di scuola.
Il documento si articola in due parti. La prima, il frontespizio, riporta i dati dell’alunno e la classe frequentata:
La seconda parte è costituita da una tabella che si articola in tre colonne (quattro con lo spazio occupato dall’elenco numerico), che riportano rispettivamente:
- le competenze chiave europee;
- le competenze indicate dal Profilo finale dello studente, ridotte nel numero e semplificate linguisticamente;
- i livelli da attribuire a ciascuna competenza (da compilare).
La tabella (relativa al scuola secondaria di primo grado):
La tabella è costituita da nove righe, otto corrispondenti alle competenze chiave europee e del Profilo per lo studente e una costituita da uno spazio aperto, dove indicare eventuali competenze significative possedute dall’alunno, acquisite anche in situazioni di apprendimento non formale e informale.
LIVELLI DI COMPETENZA
La competenza può essere posseduta a diversi livelli, che sono descritti in fondo alla tabella di cui sopra.
I livelli di competenza sono quattro:
A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza
nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e
assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte
consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere
conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e
procedure apprese.
D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni
note.
Si va, dunque, dal Livello D, livello minimo di possesso della competenza, al Livello A, livello massimo.
Spetterà ai docenti di classe per la primaria e al consiglio di classe per la secondaria di primo grado attribuire un livello (A-B-C-D) a ciascuna delle competenze “chiave europee-del Profilo dello studente” sulla base di una valutazione da intendere come un processo complesso, che si prolunga nel tempo, attraverso una sistematica osservazione degli alunni in situazione.