Voglio iscrivermi all’Università: come fare?

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Hai deciso di proseguire gli studi dopo la scuola superiore? Ottima scelta!
Abbiamo chiesto alcuni consigli su come comportarsi a Eliana Francot, Presidente e formatrice della Sezione AID di Lecce, ricercatrice universitaria e delegata del Rettore dell’Università del Salento per la disabilità e i DSA.
Ecco tre semplici passi, con qualche consiglio e nota legale, per iscriversi all’Università con più serenità.

1 – Al compimento del 18° anno di età, segui l’iter previsto per il rilascio della diagnosi, facendo in modo che sia il più dettagliata possibile.

 

Se seguirai l’iter diagnostico dopo i 18 anni, la diagnosi resterà valida per tutto il percorso universitario. Secondo le Linee Guida della CNUDD, infatti, la diagnosi deve essere aggiornata dopo tre anni solo se è stata fatta prima della maggiore età:

“Come previsto dalla legge n.170 del 2010 (art. 3) e dal successivo Accordo Stato Regioni del 24/7/2012, la diagnosi deve essere aggiornata dopo 3 anni se eseguita dallo studente di minore età; non è obbligatorio che sia aggiornata se eseguita dopo il compimento del 18° anno.”

Se sulla diagnosi sono esplicitati in modo chiaro gli strumenti compensativi e le misure dispensative previste per te, è più probabile che le indicazioni dello specialista vengano rispettate. Quando le diagnosi sono vaghe e indicano in maniera generica di applicare la legge, gli strumenti compensativi e/o le misure dispensative potrebbero non essere concesse.

Ricorda: la normativa non dice espressamente ogni quanto va aggiornata la diagnosi, ma è fortemente consigliato farlo ad ogni cambio di ordine di scuola.

Se ti stai iscrivendo a un test d’ammissione con una diagnosi che risale ai tempi della scuola media, l’Università potrebbe non accettarla. L’appunto che ti potrebbero fare è che le indicazioni contenute nella diagnosi non sono attuali: la dislessia è un disturbo evolutivo, e non è detto che un ragazzo di 19 anni abbia bisogno delle stesse cose di cui aveva bisogno a 13 anni.

2 – Visita con largo anticipo il sito web dell’Ateneo in cui intendi presentare domanda di immatricolazione, per reperire alcune informazioni fondamentali.

Qual è l’ufficio che si occupa degli studenti con DSA e disabilità?
Per legge ogni Università deve averne uno all’interno, ma il nome cambia di Ateneo in Ateneo.
Di solito uno studente DSA si deve rivolgere allo stesso ufficio a cui si rivolgono gli studenti disabili. Sono pochissime le università che hanno differenziato gli uffici.

Quali sono le modalità con cui comunicare il proprio disturbo dell’apprendimento?
Generalmente si può fare tutto online, oppure inviando tramite mail i moduli previsti. Questi file, di norma, sono disponibili sulla pagina web dell’ufficio DSA o Disabilità di ciascun Ateneo.

Chi è il Delegato del Rettore alla disabilità e qual è la sua mail istituzionale?
Il Delegato alla disabilità è l’interlocutore a cui rivolgersi nel caso in cui non vengano rispettati i tuoi diritti di studente con DSA nonostante tu ti sia attenuto a quanto previsto dall’ufficio preposto. I nomi dei delegati o dei referenti del Rettore sono disponibili nella pagina web in cui sono elencati gli organi di governo dell’Ateneo in questione.

3 – Chiedi un appuntamento con gli addetti al servizio Disabilità o DSA, se ne esiste uno dedicato.

Quando hai scoperto qual è il termine entro cui presentare la domanda per accedere ai test d’ingresso è bene incontrare di persona, con il dovuto anticipo, gli amministrativi che si occupano del servizio.
In questo modo potrai assicurarti che tutti i materiali che hai inviato siano stati ricevuti e recepiti. Inoltre, potrai verificare che sia stato predisposto quanto necessario per il giorno del Test.
Insomma: per evitare brutte sorprese il giorno dell’esame d’ammissione è meglio controllare per tempo.

fonte: AID

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