La scuola può pretendere da un ragazzo che ha sempre scritto in stampato che firmi dei documenti o faccia gli esami di maturità in corsivo?

A volte le scuole chiedono a ragazzi (con DSA o disabilità) che hanno sempre scritto in stampato (perchè hanno determinate caratteristiche certificate, che non gli consentono l’uso del corsivo) di scrivere in corsivo, richiesta che diventa pretesa per gli esami di maturità.

Questa richiesta è a dir poco folle!

Come si può pretendere da un ragazzo che ha sempre scritto in  stampato, che è stato in quella scuola ben 5 anni, che ha fatto verifiche e quant’altro in stampato, chiedergli di cambiare, di fare qualcosa che è per lui è difficilissimo, sarebbe come chiedere a una persona che ha sempre scritto con la mano destra di scrivere con la mano  sinistra.

A volte gli insegnanti dietro queste richieste dicono che è la normativa che lo richiede, ebbene NON E’ VERO!

Non  esiste una norma che impone l’uso del corsivo, neanche per la sola firma.

Occorre solo che la firma sia la medesima di quella depositata per cui si possa abbinare al suo autore.

Il consiglio di stato ha affermato che il corsivo non e’ indispensabile.

L'autografia non viene meno qualora l'autore della firma scriva il proprio nome e cognome in lettere maiuscole o in stampatello

Anche la cassazione civile si e’ occupata della questione in occasione della validita di un testamento olografo sottoscritto in stampatello.

Un estratto della Sentenza Cassazione Civile n. 31457 del 05-12-2018(pag 4)

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