Cos’è il PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) nella Scuola

Il PAI, acronimo di Piano Annuale per l’Inclusività, è un documento fondamentale che ogni istituzione scolastica elabora per garantire il diritto allo studio a tutti gli alunni, in particolare a quelli con Bisogni Educativi Speciali (BES).

A cosa serve il PAI?

Il PAI ha l’obiettivo di:

  • Promuovere l’inclusione scolastica, valorizzando le diversità e garantendo pari opportunità educative.
  • Pianificare e coordinare le strategie inclusive dell’istituto scolastico.
  • Sostenere docenti e famiglie nel percorso educativo degli studenti con BES.
  • Valutare i risultati delle azioni inclusive intraprese negli anni precedenti e programmare interventi futuri.

A chi è rivolto?

Il PAI è rivolto principalmente:

  • Agli studenti con disabilità (con certificazione ai sensi della Legge 104/92).
  • Agli studenti con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Legge 170/2010).
  • Agli alunni con altri BES, come difficoltà linguistiche, socio-economiche o culturali, anche senza una certificazione formale.

Chi lo redige?

Il PAI viene redatto annualmente dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI), che coinvolge:

  • Dirigente scolastico
  • Referente per l’inclusione
  • Docenti curricolari e di sostegno
  • Figure professionali specialistiche (se presenti)
  • Rappresentanti delle famiglie e, in alcuni casi, degli studenti

Cosa contiene il PAI?

Nel PAI vengono specificati:

  • Le risorse umane e materiali disponibili (docenti di sostegno, educatori, strumenti compensativi e misure dispensative)
  • Le azioni formative rivolte al personale scolastico
  • Le strategie didattiche inclusive
  • I progetti attivati nell’anno scolastico
  • I criteri per il monitoraggio e la valutazione dell’inclusione

Perché è importante?

Un PAI ben strutturato contribuisce a:

  • Costruire un ambiente scolastico accogliente, rispettoso e aperto alla diversità
  • Favorire la partecipazione attiva di tutti gli alunni
  • Migliorare la qualità dell’offerta formativa
  • Rendere più efficace la collaborazione tra scuola, famiglia e territorio. 

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