Disgrafia e il disegno geometrico

Perché il disegno geometrico rappresenta una sfida per gli studenti con disgrafia

Il disegno geometrico, spesso percepito come una disciplina tecnica e oggettiva, può rivelarsi un ostacolo significativo per gli studenti con disgrafia, un disturbo specifico dell’apprendimento che influisce principalmente sulla scrittura manuale.

A differenza di altre difficoltà legate all’apprendimento, la disgrafia non coinvolge la comprensione concettuale, ma compromette l’esecuzione grafica, rendendo particolarmente complessa l’attività geometrica, che richiede precisione, ordine e coordinazione motoria fine.

Utilizzare strumenti come righello, squadra e compasso richiede abilità motorie che, per uno studente disgrafico, possono essere fonte di grande frustrazione.

Tracciare linee dritte, mantenere simmetrie, rispettare proporzioni e posizionare correttamente gli elementi nello spazio del foglio sono operazioni che, per la maggior parte degli studenti, risultano automatiche dopo una certa pratica, ma che per chi ha una disgrafia rappresentano un vero e proprio sforzo cognitivo e fisico.

A questo si aggiunge il carico emotivo: errori frequenti, cancellature, difficoltà nel seguire le consegne grafiche e una lentezza esecutiva possono generare ansia, senso di inadeguatezza e demotivazione, rischiando di compromettere non solo l’apprendimento della geometria, ma anche l’autostima dello studente.

Per questi motivi, è fondamentale che insegnanti e famiglie comprendano la natura delle difficoltà legate alla disgrafia e adottino strumenti compensativi e strategie inclusive — come l’uso di software di disegno digitale — per permettere a ogni studente di esprimere il proprio potenziale, anche nel linguaggio rigoroso e affascinante della geometria.

Lascia un commento