Come capire la chimica

Autore: Matteo Icaro www.mnemochimica.it

Un giorno la maestra di Greco disse ad un giovane ragazzo: «Non combinerai mai niente». Un ragazzo con problemi di apprendimento. Di chi sto parlando? Di un certo Albert Einstein. Devo aggiungere altro?

Ha poi ottenuto una bella rivincita.

Ma veniamo a noi. A come capire al meglio la chimica.

Non memorizzare, ma capire.

Per qualcuno non è semplice.

Non importa, ogni persona è un mondo a sé. Tutti noi abbiamo tempi e modi diversi.

Ma c’è una cosa che ci accomuna. Cosa?

Prima lascia che mi presenti, mi chiamo Matteo Icaro (laureato in farmacia, in cui ho svolto il ruolo di tutor di chimica Organica).  Ho creato un sito rivoluzionario sulla chimica, in cui troverai numerosi trucchetti mnemonici per apprenderla velocemente.

Questa breve presentazione per dirti che non sono il primo sprovveduto, ma piuttosto ho avuto a che fare con molti ragazzi.

Torniamo al discorso di prima. Cosa hanno in comune tutte le persone? La curiosità. Ci sono diversi studi che dimostrano che la curiosità potenzia la nostra naturale capacità di apprendere. Pensa alla velocità con cui apprendono le informazioni i bambini, è spaventosa.

Quindi, cerca di tirare fuori il bambino che c’è in te ed inizia a farti molte domande. Come funziona questa reazione? Perché succede questo? Cosa accade se metto insieme questi 2 composti? E via dicendo…

Perché le domande? Hanno il potere di “stimolare” il cervello, che farà il possibile per rispondere alle domande.

Magar all’inizio ti sembrerà un’azione forzata, ma dopo un po’ diventerà naturale e potrebbe succedere una cosa molto strana: potresti appassionarti alla materia.

Un altro punto molto importante, è quello di capire come il proprio cervello preferisce le informazioni. Ti faccio un esempio pratico. Alcuni amano vedere le informazioni, quindi preferiscono vedere ciò che gli viene spiegato. Altri invece, comprendono meglio se fanno pratica e “toccano con mano” quello di cui si parla. Altri invece, preferiscono ascoltare.

Insomma, la prima cosa da fare è quella di capire qual è la via migliore per comunicare le informazioni al proprio cervello.

Se preferisci vedere le informazioni e vuoi capire al meglio la chimica, ti consiglio di immaginare e visualizzare ciò che succede. Se preferisci “toccare con mano”, ti consiglio di fare molti esercizi (in realtà è una cosa che consiglio a tutti a prescindere). Infine, se preferisci i suoni, ripeti mentalmente, mentre svolgi la reazione, tutto quello che accade. Fidati, la ricorderai meglio.

A presto,

Matteo Icaro

RINGRAZIAMENTI: voglio ringraziare Nicoletta, sia per avermi permesso di scrivere questo post, ma soprattutto, per il suo impegno in una causa molto importante (Supporto allo studio per Bambini e Ragazzi Dislessici)

Detrazione ai fini IRPEF pari al 19% delle spese sostenute, a partire dall’anno 2018 Agevolazioni fiscali su acquisto di strumenti compensativi per persone con DSA

La legge di bilancio 2018 (Legge n. 205/2017), in vigore dall’1 gennaio 2018, ha introdotto una importante novità per le persone con DSA: le spese sostenute per “L’acquisto di strumenti compensativi e sussidi tecnici e informatici, di cui alla legge 8 ottobre 2010, n° 170, necessari all’apprendimento” diventano fiscalmente detraibili dalle tasse.
 
Queste sono le modalità attuative dell’AGENZIE DELLE ENTRATE  APRI

MAPPA RIASSUNTIVA DELLE MODALITA’ ATTUATIVE

 
L’agevolazione si applica alle spese sostenute dal 2018 “per l’acquisto di strumenti compensativi e di sussidi tecnici e informatici, di cui alla legge 8 ottobre 2010, n. 170, necessari all’apprendimento, nonchè per l’uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento delle lingue straniere”
 
La detrazione spetta a condizione che il contribuente presenti:
  • ricevuta fiscale di acquisto dello strumento compensativo/informatico
  • “un certificato medico che attesti il collegamento funzionale tra i sussidi e gli strumenti acquistati e il tipo di disturbo dell’apprendimento diagnosticato”, quindi la diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento.

 

Per quanto attiene al profilo soggettivo, le spese devono essere “sostenute in favore dei minori o di maggiorenni, con diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) fino al completamento della scuola secondaria di secondo grado”.
 
 
Su tali spese pertanto il beneficiario potrà godere di una detrazione ai fini IRPEF pari al 19% della spesa sostenuta, a partire dalla dichiarazione dei redditi 2019 (sui redditi del 2018).
 
 
 

L’elenco degli strumenti compensativi per i quali si applica la detrazione

Sono strumenti compensativi tutti quegli strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria, come:

  • Pc
  • Tablet
  • Programmi informatici (sintetizzatori vocali, elaboratori di testo, programmi per la creazione di mappe concettuali, programmi matematici ecc…)
  • il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione;
  • calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo;

ULTERIORI CHIARIMENTI DA PARTE DELL’UFFICIO DELLE ENTRATE DOPO CHE UN PAPA’ SI E’ VISTO NEGARE LA DETRAZIONE DELL’ACQUISTO DI UN SOFTWARE DAL CAF

Agenzia delle Entrate – Risposta ad interpello numero 440 del 29 ottobre 2019

Sito di Supporto allo studio per Bambini e Ragazzi con BES