Archivi categoria: Genitori: cosa è bene sapere

Sostegno: obbiettivi minimi e obbiettivi differenziati

La valutazione degli alunni certificati ai sensi della legge 104

Chiarimenti sulla Programmazione Semplificata (Obiettivi Minimi) e Differenziata (Obiettivi Differenziati, non riconducibili ai programmi della classe) per gli alunni con disabilità.

La programmazione didattica dello studente H deve essere definita nel Piano Educativo Individualizzato (PEI), con-
cordato da tutti gli insegnanti del Consiglio di Classe, dai genitori, e dagli operatori dell’ULSS che hanno redatto la di-
agnosi funzionale. Il PEI può essere di due tipi: PEI per obiettivi minimi e PEI differenziato. Tutti gli insegnanti titolari
della classe dell’alunno certificato H sono corresponsabili nell’attuazione del PEI ed hanno quindi il compito di valu-
tare i risultati dell’azione didattica-educativa. La valutazione non può mai essere delegata al solo insegnante di so-
stegno.

PEI per obiettivi minimi (conduce al diploma con valore legale)
  • Nel PEI per obiettivi minimi, i docenti delle singole discipline debbono indicare per la loro materia gli obiettiviminimi che l’alunno certificato H, come tutti i suoi compagni, deve raggiungere per ottenere la sufficienza.Questo PEI è riconducibile alla programmazione di quell’ordinamento di studi (quindi non sono ammessi esoneri), anche se sono consentiti dei piccoli adattamenti rispetto alla programmazione della classe. Si intuisce che il PEI per obiettivi minimi dovrebbe essere la norma per gli alunni che presentano solo minorazioni di tipomotorio o sensoriale. Il Consiglio di Classe deve deliberare all’inizio dell’anno scolastico che il PEI è globalmente riconducibile ai programmi di quell’ordinamento di studi, e quindi è valido per il conseguimento del titolo di studio.Alla fine dell’anno scolastico, in sede di scrutinio, il Consiglio valuta se gli obiettivi minimi sono stati raggiunti e, in caso affermativo, promuove lo studente alla classe successiva. Non è lecito decidere solo alla fine dell’anno se la promozione o l’eventuale diploma che si sta rilasciando abbiano o no valore legale.

Il PEI può essere curriculare in alcune materie e differenziato in altre?
Succede spesso che ci siano nelle varie discipline delle differenze anche marcate rispetto al programma della classe. Comunque sia, il Consiglio di Classe deve esprimere una valutazione unica e globale su tutta la pro
grammazione, analogamente a quello che si fa in sede di scrutinio finale per decidere l’ammissione alla classe successiva.

In pratica può succedere che il PEI con obiettivi minimi, pur prevedendo gli stessi obiettivi della classe, adotti
metodi di valutazione diversi. Infatti, anche se gli obiettivi didattici sono sostanzialmente uguali a quelli dei
compagni, la situazione di disabilità può a volte richiedere metodi di valutazione equipollenti per accertare il
loro raggiungimento. Occorre chiarire il concetto di equipollenza: usare metodi diversi per verificare il raggiun-
gimento degli stessi obiettivi.
Esempi di applicazione del concetto di equipollenza (vedere anche gli strumenti compensativi e dispensativi
nel caso DSA):

  •  Prove diverse rispetto alla modalità di espressione-comunicazione. Ad esempio: una prova scritta o grafica diventa orale, una orale diventa scritta ecc.
  • Prove diverse rispetto alla modalità di somministrazione: domande aperte diventano chiuse, a scelta multipla ecc.
  • Prove diverse rispetto ai tempi: oltre all’assegnazione di un tempo maggiore a disposizione si può variare anche la frequenza delle verifiche o interrogazioni e definire la loro programmazione.
  • Prove diverse rispetto alla quantità: numero di esercizi, di domande ecc. Se non è possibile aumentare i tempi o se la resistenza fisica del soggetto non consente la somministrazione di un’intera prova, si possono selezionare e proporre solo le parti più significative.
  • Prove diverse rispetto ai contenuti, che rimangono però idonei a valutare globalmente il raggiungimento degli obiettivi.
PEI differenziato (conduce all’attestato delle competenze)

Quando gli obiettivi del Piano Educativo Individualizzato sono nettamente difformi sia rispetto a quelli dell’ordinamento di studi sia rispetto a quelli della classe, la programmazione viene dichiarata differenziata e l’alunno pertanto non può conseguire il titolo di studio avente valore legale.
Ciascun docente dovrà indicare i contenuti ritenuti adeguati alla capacità dell’alunno e tutto il Consiglio di Classe dovrà decidere sulla sostituzione di solo alcune o quasi tutte le discipline con altre attività (teatro, sport, attività manuali, gioco, ecc.)
La famiglia va informata di questa scelta e ha facoltà di opporsi; in questo caso l’alunno seguirà ugualmente il suo PEI, con il sostegno e ogni altra tutela prevista, ma la valutazione sarà effettuata in base ai criteri definiti per tutta la classe (il PEI ritorna ad essere per obiettivi minimi).

Alla fine dell’anno, l’alunno che segue una programmazione differenziata viene ammesso alla classe successiva, ma di fatto non ha conseguito la promozione.
Sulla pagella andrà annotato che la valutazione è stata effettuata in base al PEI e non in base ai programmi ministeriali. Nessuna nota particolare va mai inserita nei tabelloni esposti al pubblico.
Negli anni successivi, l’alunno prosegue automaticamente con la programmazione differenziata.
Il Consiglio di Classe, se ne ravvede l’opportunità, può deliberare il rientro dalla programmazione differenziata modificando il PEI dell’alunno con disabilità in modo che torni ad essere riconducibile ai programmi.
Con questa decisione del Consiglio di Classe (non sono richiesti esami integrativi) il percorso dell’alunno riacquista valore legale.

E’ possibile dare voti alti (otto, nove) in pagella ad alunni che seguono un PEI differenziato?
La valutazione è tarata sul PEI e quindi sugli specifici obiettivi definiti per lo studente con disabilità.
Se gli obiettivi sono stati acquisiti con sicura padronanza è normale che questi risultati vengano riconosciuti e
gratificati anche con un 8, 9 o 10 in pagella o un 100 all’esame di Stato, anche se è forse da chiedersi, in casi
come questo, se non sarebbe stato più opportuno prevedere un aggiustamento del PEI con la definizione, an-
che in corso d’anno, di obiettivi più impegnativi.

E’ possibile dare voti insufficienti in pagella ad alunni che seguono un PEI differenziato?
La valutazione è tarata sul PEI e quindi sugli specifici obiettivi definiti per lo studente con disabilità.
Se gli obiettivi non sono stati acquisiti il consiglio di classe può ridurli opportunamente, anche in corso d’anno, allo scopo di evitare situazioni di non gratificazione.

Esame di Stato

  •  La valutazione si effettua sempre sul PEI
  •  Se il PEI è con obiettivi minimi, il superamento dell’esame comporta il rilascio di un regolare diploma(con nessuna menzione del sostegno ricevuto)
  •  Se il PEI è differenziato viene comunque attribuito un punteggio in centesimi ma viene rilasciato un attestato delle competenze
Per i candidati con PEI con obiettivi minimi, se specificato nel PEI, si usano:
  • tempi maggiori per le prove scritte
  • strumenti tecnici di supporto (ad esempio il computer che ha usato durante l’anno);
  • assistente (può essere l’insegnante di sostegno o altra figura professionale, secondo le indicazioni delConsiglio di Classe);
  • prove equipollenti che:
  1.  o possono consistere nell’utilizzo di mezzi tecnici o modi                     diversi;
  2. o devono consentire di verificare che il candidato abbia raggiunto una preparazione culturale e professionale idonea per il rilascio del diploma attestante il superamento dell’esame;
  3. o possono riguardare anche la prima e la seconda prova, ossia quelle inviate dal Ministero;
  4. o vengono predisposte dalla Commissione, eventualmente con l’aiuto di esperti.
I candidati con PEI differenziato sostengono prove predisposte appositamente per loro dalla commissione.
  • E’ possibile anche per loro usufruire di tempi più lunghi, ma, in genere, non se ne ravvisa la necessitàconsiderando che le prove sono tarate sulle loro effettive capacità.
  • Possono servirsi degli strumenti tecnici che hanno usato durante l’anno
  • Possono essere assistiti da un operatore: in genere è l’insegnante di sostegno che non fa parte dellacommissione d’esame, ma che può dare il suo contributo ad esempio per la preparazione delle prove.
  • Non si può parlare in questo caso di prove equipollenti.

 

 

Come aprire una casella PEC gratis (mail di posta certificata)

pecCon una casella di Posta elettronica certificata è possibile inviare email
che hanno lo stesso valore di una raccomandata.
Molto utile quando bisogna fare delle raccomandate alla scuola, per fare delle “richieste” di vario genere, anche perchè non bisogna fare file estenuanti alle poste.
Ecco come aprirne una senza spendere un centesimo!
Aprire una PEC – Istruzioni passo passo

Detraibilità e Deducibilità per ragazzi con legge 104

La normativa fiscale prevede alcune tipogie di oneri “deducibili” (dal reddito) o spese “detraibili” (dalle imposte).

cioè a dire:

  • “deducibili” = le spese sono scomputate dal “reddito imponibile” (prima di calcolare l’irpef – imposta sul reddito delle persone fisiche)
  • “detraibili” = una volta calcolata l’irpef (che a sua volta si calcola “a scaglioni” sul reddito imponibile con aliquote progressive),  le spese “detraibili” possono essere portate in diminuzione appunto dall’imposta dovuta (irpef),  ma solo in una data percentuale della spesa medesima (normalmente il 19% della spesa, per gli oneri detraibili).

Nello specifico,  vediamo di tracciare alcune tipologie:

 

1) sono deducibili ai fini irpef  (…tra le altre)   (ex art. 10 dpr n. 917/86; comma 1; lett b).

 “le spese mediche e quelle di assistenza specifica necessarie nei casi di grave e permanente invalidità o menomazione, sostenute dai soggetti indicati nell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104”

 lo stato di disabilità comprende anche, potenzialmente, i “disturbi di apprendimento” (vedi art. 3 legge 104/92; allegata)

art. 3 Legge n. 104/92

“E’ persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.

2. La persona handicappata ha diritto alle prestazioni stabilite in suo favore in relazione alla natura e alla consistenza della minorazione, alla capacità complessiva individuale residua e alla efficacia delle terapie riabilitative.

3. Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici”

Al contempo lo stato di disabilità di cui all’art. 3 della legge 104/92 deve essere accertato da una commissione medica presso la ASL (vedi art. 4 legge 104/92; allegata)

art. 4 Legge n. 104/92

“Gli accertamenti relativi alla minorazione, alle difficoltà, alla necessità dell’intervento assistenziale permanente e alla capacità complessiva individuale residua, di cui all’articolo 3, sono effettuati dalle unità sanitarie locali mediante le commissioni mediche di cui all’articolo 1 della legge 15 ottobre 1990, n. 295, che sono integrate da un operatore sociale e da un esperto nei casi da esaminare, in servizio presso le unità sanitarie locali.”

Nei casi di cui sopra, ove sussista uno status di certificata disabilità le spese sono pertanto “deducibili” dal reddito (ossia, come detto sopra, portate in diretta diminuzione del reddito imponibile), alternativamente

a) o direttamente dal soggetto portatore di disabilità (es.: il disabile adulto non a carico di nessuno);

b) oppure sono deducibili dal reddito del familiare di cui il disabile sia a carico (es. tipico: i genitori del bambino disabile);

 

2) detrazioni forfetarie per carichi di famiglia  (ex. art. 12 dpr n. 917/86) 

l’articolo 12 del TUIR  prevede le detrazioni per “carichi di famiglia” (detrazioni = in diminuzione diretta dell’irpef) ebbene, la norma prevede che spetta una detrazione per ogni figlio, e la detrazione è più elevata per i figli minori di tre anni. La medesima norma, inoltre, prevede che per i figli “portatori di handicap” una specifica ulteriore detrazione:

“Le predette detrazioni sono aumentate di un importo pari a 220 euro per ogni figlio portatore di handicap ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104.” 

Ed è questa credo la richiesta specifica del datore di lavoro nel caso di specie, al fine di capire se il dipendente possa pregiarsi o meno della predetta agevolazione.

Attenzione: anche in questo caso la norma parla di disabilità ex art. 3 Legge n. 104/92  (cioè a dire disabilità certificata dalla commissione medica competente)

 

3) sono detraibili ai fini irpef  (…tra le altre) le seguenti spese  (ex art. 15 dpr n. 917/86; comma 1; lett c).

 Sono inoltre detraibili dall’irpef, alcune altre spese in particolare si segnala l’art. 15 del TUIR che al comma 1, lett. c) prevede che possono essere detratte, entro i limiti del 19% del relativo ammontare:

“Le spese sanitarie, per la parte che eccede 129,11 euro. Dette spese sono costituite esclusivamente dalle spese mediche e di assistenza specifica, diverse da quelle indicate nell’articolo 10, comma 1, lettera b), e dalle spese chirurgiche, per prestazioni specialistiche e per protesi dentarie e sanitarie in genere.

Ai fini della detrazione la spesa sanitaria relativa all’ acquisto di medicinali deve essere certificata da fattura o da scontrino fiscale contenente la specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e l’indicazione del codice fiscale del destinatario.

Le spese riguardanti i mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione, alla locomozione e al sollevamento e per sussidi tecnici e informatici rivolti a facilitare l’autosufficienza e le possibilità di integrazione dei soggetti di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, si assumono integralmente. “

Tali spese sono detrabili entro i limiti del 19% del relativo ammontare  (detraibili= ossia portate in diminuzione dell’irpef)

NB: per far valere queste detrazioni occorre fare la dichiarazione dei redditi: modello 730 o modello UNICO

La voce in oggetto quindi comprende

3.1)  tutte le spese mediche che eccedono l’importo di euro 129,11  (e possono essere sostenute anche da persone normodotate, non svantaggiate) esempio:

a) le spese mediche in genere; ecc.

b) farmaci (documentati con scontrino parlante; ossia completo di codice fiscale del contribuente)

c) tutti i ticket sanitari (esami specialistici, ecc.)

d) spese chirurgiche, dentistiche; spese mediche specialistiche; (anche psicologo); ecc.ecc.

 

3.2) per quanto riguarda l’ultima tipologia ossia le “spese riguardanti i mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione, alla locomozione e al sollevamento e per sussidi tecnici e informatici rivolti a facilitare l’autosufficienza e le possibilità di integrazione dei soggetti di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104”  occorre invece fare attenzione. Tali detrazioni spettano solo se sostenute a beneficio di “persone portatrici di handicap”.In questo caso tali spese possono riguardare potenzialmente anche persone con forme di DSA  (..forse le forme particolarmente gravi di DSA), ad ogni modo vale quanto detto sopra: tale status di disabilità deve essere certificato dalla commissione medica competente presso la ASL.

 

Chiaramente quelle affrontate non esauriscono tutte le agevolazioni fiscali verso i portatori di handicap.

In allegato potete trovare un interessante opuscolo messo a disposizione direttamente dalla Agenzia entrate, che cerca di fare il punto sull’argomento per quanto attiene alle agevolazioni fiscali verso le persone disabili; oltre che la “Legge-quadro” del 5 febbraio 1992, n°104 per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate (@copyright sito Handylex.org)

fonte: AID

Tutto quello che bisogna sapere sul PDP (Piano Didattico Personalizzato)

pdp1PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

per alunni con DSA

Il PDP (Piano Didattico Personalizzato), è previsto dal DM 12 luglio 2011 e dalle allegate Linee Guida la sua stesura è dunque OBBLIGATORIA  per tutti gli studenti con certificazione ai sensi della Legge 170.

Cos’è il PDP – piano didattico personalizzato? Quando si attua?

È chiamato in questo modo il documento di programmazione con il quale la scuola definisce gli interventi che intende mettere in atto nei confronti degli alunni con esigenze didattiche particolari ma non riconducibili alla disabilità (in caso di disabilità, come è noto, il documento di programmazione si chiama PEI, Piano Didattico Individualizzato, ben diverso per contenuti e modalità di definizione).

Il PDP deve contenere:
  1. Dati anagrafici
  2. Tipologia del disturbo
  3.  Profilo di funzionamento 
  4. Strategie didattiche individualizzato e personalizzate
  5. Strumenti compensativi
  6. Misure dispensative
  7. Forme di verifica e valutazione personalizzata

Da chi deve essere compilato il PDP?

Il PDP è un documento che deve essere scritto dagli insegnanti, seguendo le indicazione che l’equipe medica ha scritto nella certificazione e in base a ciò che hanno riscontrato durante i primi mesi di osservazione dello studente, possono anche confrontarsi con gli specialisti per eventuali dubbi, secondo le LINEE GUIDA pag. 8, è inoltre “fondamentale il raccordo con la famiglia che può comunicare alla scuola eventuali osservazioni su esperienze sviluppate dallo studente anche autonomamente o attraverso percorsi extrascolastica“, può essere coinvolto il ragazzo stesso, se sufficientemente grande.

Quali sono  gli strumenti compensativi ed i dispensativi che si possono inserire?
Tabelle dalle linee guida

Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sollevano lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo.

L’utilizzo di tali strumenti non è immediato e il D.M. 5669 del 2011 art. 4 c. 4 dice che: «Le Istituzioni scolastiche assicurano l’impiego degli opportuni strumenti compensativi, curando particolarmente l’acquisizione, da parte dell’alunno e dello studente con DSA, delle competenze per un efficiente utilizzo degli stessi.»

Le misure dispensative sono invece interventi che consentono all’alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento.

Per esempio, non è utile far leggere a un alunno con dislessia un lungo brano, in quanto l’esercizio, per via del disturbo, non migliora la sua prestazione nella lettura. 

L’adozione delle misure dispensative, dovrà essere sempre valutata sulla base dell’effettiva incidenza del disturbo sulle prestazioni richieste, in modo tale da non differenziare, in ordine agli obiettivi, il percorso di apprendimento dell’alunno o dello studente in questione.

ATTENZIONE: evitare di approvare un PDP con su scritto che gli strumenti compensativi vengono usati a "discrezione del docente". 

  1. Il PDP deve per legge essere redatto entro il primo trimestre scolastico.
    Se la diagnosi verrà consegnata durante l’anno, gli insegnanti devono redigerlo entro 3 mesi dalla consegna della diagnosi, o 3 mesi dall’inizio della scuola se precedentemente consegnata. Ciò non toglie che i docenti possano redigerlo anche prima. 
  2.  La Scuola non è obbligata a fornire alla famiglia copia della bozza del PDP, ma la normativa dice che per redigere il documento è FONDAMENTALE il RACCORDO con la famiglia (linee guida allegate al DM 5669/11).
  3.  Durante il tempo in cui viene stilato il PDP, la scuola divrebbe adottare tutti i mezzi compensativi e dispensativi previsti dalla legge. Questo proprio per dare modo agli insegnanti di rendersi conto con quali strategie il ragazzo apprende meglio e compilare un PDP funzionale allo studente. 
  4. Il PDP deve essere rifatto ogni anno scolastico, e ha validità legale solo per quell’anno scolastico, il buon senso però dice che, se lo studente frequenta lo stesso istituto, il PDP  viene rispettato fino alla stesura del seguente. 
  5. Può essere modificato in qualunque momento.
  6. La famiglia NON è OBBLIGATA a firmare il PDP se NON è d’accordo con ciò che è stato scritto. La legge prevede che si arrivi alla firma qualora il documento sia accettato da entrambi le parti. Buona cosa sarebbe se la scuola inviasse via mail alle famiglie copia della bozza del PDP per essere visionato, ed eventualmente chiedere delle modifiche, qualche giorno prima della data fissata per la firma.
  7. Con la compilazione del PDP non termina il dovere del docente che deve APPLICARE ciò che ha scritto lungo tutto il periodo scolastico. 

La scuola può elaborare un documento di programmazione di questo tipo per tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali  (senza certificazione di DSA o di legge 104) qualora lo ritenga necessario (Direttiva BES) Nota Miur 2563 del 2013 quindi la scuola in questi casi non ha obbligo di redigere il PDP, ma se lo fa poi è obbligata a rispettarlo. 

DOMANDE SU QUESTIONI INERENTI AL PDP

Risposta MIUR del dott. Guido Dell’Acqua sulle questioni riguardanti il PDP e i 90 giorni di osservazione
Ecco le slide

 

  COLLEGAMENTI ESTERNI

www.professionistiscuola.it

Come organizzarsi per la scuola

Ecco qualche piccolo suggerimento:

  • Se volete i libri digitali se ne possono avere di due tipi, quelli forniti dalle case editrici attraverso il codice scritto all’interno della copertina di ogni singolo libro, ma questi hanno delle pecche , non sono copiabili cioè non si può fare il copia incolla per eventuali mappe o compiti da riportare su un foglio di testo, non possono essere usati con i sistetizzatori vocali, oppure ordinare i libri in formato digitale aperti alla LibroAid ecco come fare
  • Il diario è un problema per quasi tutti i ragazzi con DSA, fortunatamente oggi quasi tutte le scuole usano il registro elettronico, quindi il problema dello scrivere i compiti dovrebbe essere risolto,  comunque il diario serve comunque  per eventuali comunicazioni.  Se la scuola non dispone di registro elettrico occorre un diario di facile utilizzo,  sul mercato esistono diari pensati per i ragazzi con i DSA, ma si può anche acquistare un diario normale e modificarlo settimanalmente

Se il ragazzo usa il PC per la scuola dovrà essere organizzato:

  •  programmi utili
  • i libri digitali
  • anno dopo anno,  i file vecchi andranno tolti e archiviati  in un altro computer o in una chiavetta USB, questo per non caricare troppo il PC e per evitare, se ci fosse un guasto, di perdere tutto
  • Consiglio di organizzare le mappe all’interno di cartelle divise per materie e poi per capitoli/argomenti
  • visto che il PC poi le incolonnerà seguendo l’ ordine alfabetico consiglio di numerare i vari file o mappe, anche con dei numeri, esempio 01. L’egitto 02. Il Faraone 03. …. etc, in modo da conservare l’ordine cronologico di quanto si è studiato, 

Immagine

Per agevolare ulteriormente la ricerca si può assegnare ad ogni cartella un’immagine così la ricerca diventa più intuitiva

cartelle

 

COME CONSERVARE GLI ELABORATI UNA VOLTA STAMPATI

Come conservare le mappe, tabelle e formulari

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Qua trovate un orario scolastico creato in OpenOffice è modificabile secondo le vostre necessità, ci sono immagini che descrivono la materia in questione, copiatele e incollatele secondo l’orario dato dagli insegnanti di vostro figlio, per avere un’anteprina cliccare sull’immagine

immagine1per scaricare il file  cliccate qua  si può stampare e incollare su cartoncino ed appendere al muro, così da averlo sempre sotto mano.

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Questo sotto è un piccolo pro-memoria per aiutare a fare lo zaino da soli, per salvare fare click sull’anteprima e poi salvare, per i ragazzi grandi potete prendere spunto da questo e crearlo secondo le vostre necessità.organizzarelozaino

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Sotto una galleria di griglie per organizzare la giornata, dalle ore di scuola alle ore pomeridiane, ci si può scrivere i vari impegni pomeridiani (ore didicate allo studio, sport, logopedia e simili, feste di compleanno, ricorrenze, gite…)
Gli orari si possono incollare su cartoncino o plastificare, ed appendere nella cameretta dei ragazzi, in modo da avere sempre sott’occhio cosa hanno da fare e imparare così a gestire il tempo, l’ideale sarebbe di mettere sotto al cartellone o sopra, una striscia di velcro adesiva velcro dove poter attaccare unafreccia_arancione_256x256_123per dare ancora di più l’dea di che giorno è e che giorno sarà l’indomani.

 

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COSE DA FARE CON LA SCUOLA

  • Se ci sono docenti nuovi, preparare la solita documentazione (diagnosi/certificazione) da ffar vedere e chiedere al piu’ presto un colloquio.
  • Se si cambia istituto scolastico far protocollare in segreteria la diagnosi e farsela protocollare, per avere un riferimento per il futuro.
  • Se avete il pdp della scuola media portate e consegnatelo ai vari prof. in modo che si rendano conto degli strumenti che usavano nell’anno precedente, così possono darli durante le prove d’ingresso.
  • Richiedere ai professori di compilare il PDP (PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO) Gli insegnanti devono compilare per ogni materia e specificare che tipo di strumento compensativo daranno al ragazzo durante l’anno scolastico.  Il PDP deve essere firmato dal dirigente dai prof. dalla famiglia. Attenzione prima di firmare leggere bene se non si sà chiedete di poterlo visionare a casa e lo portate dallo specialista in modo che se ci sono delle modifiche da fare  si fanno. Non è vero che non possono darvelo in quanto non è definitivo fino a quando non ci sono tutte le firme. Una volta che sarà compilato vi daranno una copia, è vostro diritto averlo. Il PDP originale sarà inserita nella cartella personale del ragazzo insieme alla diagnosi protocollata. Il PDP può essere modificato anche durante l’anno scolastico e va rifatto ogni anno.
    Importante che gli strumenti compensativi siano inseriti per PDP in q uanto per gli esami di stato (sia medie che supeiori) potranno essere utilizzati solo quelli iscritti.
  • Potete richiedere anche le verifiche scritte, così si verifica se si
    stanno usando gli strumenti e i metodi giusti, e se ci sono problemi, capire dove esattamente  e poter intervenire adeguatamente.

QUESTO PUNTO E’  IMPORTANTE

Nel caso ci siano problemi durante l’anno scolastico inottemperanze del PDP o altro,  dopo  un primo avviso bonario verbale, bisogna sempre scrivere per lasciare una traccia dei reclami con una raccomandata con ricevuta di ritorno o una PEC, questo per evitare che si arrivi a fine anno con una bocciatura non meritata.

In caso di ricorso al TAR se non ci fossero traccia di reclami scritti, sarebbe inutile.

Ora siete pronti

P.s. Naturalmente tutto questo è solo un consiglio, potete e, dovete, agire come meglio credete per il bene dei vostri figli.