Troppe diagnosi di Dislessia e DSA? La risposta è -NO- ed è argomentata nel video, da vedere soprattutto la parte finale (merita).
Crediamo che per i nostri figli ed alunni possiamo spendere questi pochi 7 minuti per una corretta informazione gratuita con dati pubblici per tutti.
Abbiamo provato a rendere semplice un argomento altamente tecnico.
Autore del video Dr. G. Lo Presti
Avendo in Italia 20 regioni (e ognuna in materia di DSA si regola diversamente dalle altre) può succedere che ci scappi qualche cavillo o che si commetta qualche svista.
Il sito ha svolto questa indagine
Quando la diagnosi di dislessia viene riconosciuta dalla scuola?
Un gruppo di ricerca statunitense ha fornito nuove prove sperimentali del fatto che il gene DCDC2 è associabile alla dislessia. University of Texas at Dallas
Una nuova ricerca proveniente dagli Stati Uniti ha fornito prove sperimentali che confermerebbeo che il gene DCDC2 è associabile alla dislessia e a problemi di elaborazione del linguaggio.
La ricerca, coordinata dal professor Michael Kilgard dell’università statunitense University of Texas at Dallas, sarebbe la prima a fornire prove sperimentali del fatto che tale gene è necessario per una normale elaborazione uditiva di enunciati complessi.
“Grazie a questa ricerca – ha dichiarato Kilgard – abbiamo le prove sperimentali che confermano che le persone dislessiche non sentono effettivamente tutti i suoni che dovrebbero udire”. Kilgard ritiene dunque che le prove sperimentali fornite possano orientare la ricerca a propendere per la teoria fonologica sull’orgine della dislessia e non per quella visiva. Kilgard ritiene, inoltre, che i risultati della ricerca possano essere utili per permettere di capire quali bambini potranno avere problemi di lettura prima ancora di cominciare a leggere.
“che dopo anni di battaglie fatte di dialogo, confronto con Giudici e consulenti tecnici tesi a far comprendere loro la portata reale dei disturbi di apprendimento nella vita dei minori, sia a scuola che in ambito extrascolastico e delle ripercussioni concrete nella vita quotidiana per i minori medesimi e le loro famiglie siamo riusciti ad ottenere presso il Tribunale di Foggia l’indennità di frequenza, troppo spesso inspiegabilmente (diremmo noi) negata dalla commissioni mediche ASL dinanzi alle obiettive e persistenti difficoltà a compiere le funzioni proprie dell’età da parte dei DSA. Questo caso è emblematico per il fatto che anche un solo disturbo, come nel caso di specie la disgrafia comporti una serie di difficoltà e ripercussioni nella vita del minore e delle famiglie. Ne eravamo persuasi ed abbiamo insistito affinché ciò potesse accadere.”
Vi allego il provvedimento del Tribunale ovviamente con tutte le precauzioni dovute ai dati sensibili e previo consenso dei genitori interessati;
La ‘funzione strumentale DSA’ è prevista dalla Legge 170/2010, dal DM del 12/07/2011 e dalle Linee Guida DSA.
La Funzione Strumentale è un riferimento per genitori ed insegnanti in materia di Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
Le funzioni del “referente” sono svolte da un insegnante e riguardano la sensibilizzazione e l’approfondimento delle tematiche, nonché il supporto vero e proprio ai colleghi insegnanti direttamente coinvolti nell’applicazione didattica.Il referente deve aver acquisito una specifica formazione e aver maturato esperienza nell’ambito dei Disturbi Specifici di Apprendimento e deve essere stato eletto dal Collegio dei Docenti.
Le funzioni del referente sono stabilite dalla Legge e sono le seguenti:
Fornire informazioni circa le disposizioni normative vigenti
Fornire indicazioni in merito alle misure compensative e dispensative, in vista dell’individualizzazione e personalizzazione della didattica
Collaborare all’individuazione di strategie volte al superamento dei problemi esistenti nella classe con alunni DSA
Offrire supporto ai colleghi insegnanti riguardo agli strumenti per la didattica e per la valutazione degli apprendimenti
Curare la dotazione di ausili e di materiale bibliografico all’interno dell’Istituto
Diffondere le notizie riguardanti l’aggiornamento e la formazione nel settore
Fornire informazioni riguardanti Enti, Associazioni, Istituzioni, Università di riferimento
Fornire informazioni riguardo a strumenti web per la condivisione di buone pratiche
Fare da mediatore tra famiglia, studente (se maggiorenne) e strutture del territorio
Informare gli insegnanti che effettuano supplenze nelle classi, della presenza di eventuali casi DSA.
Il referente d’Istituto promuove comunque l’autonomia dei colleghi nella gestione degli alunni DSA, operando perché ciascun insegnante “senta” pienamente proprio l’incarico di rendere possibile per tutti gli studenti un pieno e soddisfacente apprendimento in classe.Infine, il referente può promuovere Progetti approvati dal Collegio dei Docenti nell’ambito dei Disturbi Speciifici dell’Apprendimento.
Sito di Supporto allo studio per Bambini e Ragazzi con DSA e non
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