Alunni con Bisogni Educativi Speciali: BES
Da un po’ di tempo si sente parlare di alunni BES o meglio con BES, ma cosa significa?
BES è l’acronimo di “Bisogni Educativi Speciali”, ed è una macrocategoria utilizzata in ambito scolastico e introdotta dalla Direttiva ministeriale del 27 Dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“.
Questo documento fornisce indicazioni sull’inclusione anche degli alunni che non siano certificabili nè con disabilità, nè con DSA, ma che hanno diverse difficoltà di apprendimento dovute a:
- alunni con un iter diagnostico non ancora completato
- alunni con svantaggio personale/ familiare (anche temporaneo)
- alunni con svantaggio socio-economico (anche temporaneo)
- alunni con plus dotazione
- alunni con un iter diagnostico non ancora completato
QUINDI LA CATEGORIA BES E’ UNA MACROCATEGORIA CHE COMPRENDE SVARIATE TIPOLOGIE DI STUDENTI:
- alunni con disabilità
- alunni con DSA
- alunni con svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.
Molto spesso si sente dire dai genitori: “mio figlio ha una certificazione/diagnosi di BES”
Questo non è esatto!
La diagnosi di BES NON esiste!!
Per essere considerata una diagnosi deve esserci scritto un codice clinico, come ad esempio per la Dislessia il codice è F81.0 (ICD-10).
Il fatto che lo specialista riporti nella relazione clinica da consegnare alla scuola la sigla BES, significa che il neuropsichiatra ha riscontrato delle fragilità nel ragazzo, ma non tali da essere inserito in un codice clinico, pertanto CONSIGLIA alla scuola di farlo rientrare nella categoria scolastica BES perchè effettivamente quel ragazzo ha dei Bisogni Educativi Speciali che però probabilmente con una didatica mirata può superare.
La scuola può accettare il suggerimento dello speciliata e redigere un PDP (Piano Educativo Personalizzato) oppure no, non è obbligata a farlo.
Se la scuola NON accetta deve darne motivazioni per iscritto come previsto dalla Nota Ministeriale del 22 Novembre 2013 (pag.2)
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