Le prove INVALSI non sono anonime: ogni studente è identificato con un codice alfanumerico, ma i dati personali non vengono divulgati e sono trattati nel rispetto della normativa sulla privacy.
Alla fine del primo ciclo arriverà anche una Certificazione delle competenze con una sezione apposita per gli INVALSI
La sezione indica in forma descrittiva il livello raggiunto nelle prove a carattere nazionale, distintamente per ciascuna disciplina oggetto della rilevazione, ossia Italiano, Matematica e Inglese.
Nel DM n. 742/2017, art. 4 comma 2-3 leggiamo:
2. Il modello di cui al comma 1 è integrato da una sezione, predisposta e redatta a cura di INVALSI che descrive i livelli conseguiti dall’alunna e dall’alunno nelle prove nazionali di italiano e matematica.
3. Il modello è, altresì, integrato da una ulteriore sezione, predisposta e redatta a cura di INVALSI che certifica le abilità di comprensione e uso della lingua inglese ad esito della prova scritta nazionale, di cui all’articolo 7, comma 3, del decreto legislativo n. 62/2017.
Spetta, dunque, all’Invalsi predisporre e redigere la sezione dedicata alle prove nazionali.
Alle fine del secondo ciclo i risultati delle prove Invalsi faranno parte del curriculum dello studente allegato al diploma finale di scuola superiore.
La certificazione INVALSI è una valutazione esterna standardizzata che rileva i livelli di competenza degli studenti in Italiano, Matematica e Inglese.
Serve a fornire informazioni oggettive e comparabili sul livello di apprendimento, utili per studenti, famiglie, scuole e altro.
Per gli studenti con disabilità o con DSA
La certificazione delle competenze INVALSI, per gli alunni che hanno sostenuto prove “diverse” o che siano stati esonerati o dispensati dalla prova di lingua straniera (studenti con legge 104 o DSA), verrà redatta dal consiglio di classe (invece che da INVALSI) usando il modello nazionale, che non può essere modificato, integrandolo eventualmente con delle annotazioni.