Risposte del prof. Guido Dell’Acqua referente area BES del MIUR sulla questioni riguardanti il PDP e i 90 giorni di osservazione (il trimestre dell’A.S.)

Alcune associazioni (Beautiful Mind, DI.RE FA.RE., l’associazione Relessica e l’associazione Dislessia un limite da superare, Orto del sapere, S.O.S. Dislessia) hanno rivolto al ministero delle domande per avere alcuni chiarimenti su questioni riguardanti il PDP e i 90 giorni di osservazione.
Risponde il prof. Guido del’Acqua referente MIUR area BES.

Le Suddette Associazioni hanno anche chiesto il permesso a divulgare le risposte.

Ecco le domande:
  •  Gli studenti DSA hanno diritto ad usare gli strumenti previsti nel vecchio PDP fino alla redazione del nuovo nei test d’ingresso e nelle prove scritte e orali?
  • Gli studenti in attesa del loro primo PDP hanno diritto ad usare in attesa della redazione dello stesso degli strumenti compensativi e dispensativi? Se sì, quali? Quelli consigliati nella diagnosi depositata in segreteria?  O durante il periodo di osservazione gli strumenti vanno effettivamente tolti durante test e verifiche, come denunciano alcuni nostri associati?
  • Il PDP può essere consegnato in visione alla famiglia prima della firma, perchè sia letto con attenzione ed eventualmente sottoposto agli specialisti che seguono lo studente?
  • E’ possibile la redazione di un PDP per ragazzi con Bisogni Educativi Speciali? E’ a discrezione del consiglio di classe o anche la famiglia può farne richiesta?
  • Riguardo alla valutazione, un voto positivo può “cancellarne” uno negativo sul medesimo argomento o gli insegnanti sono costretti a fare una media con entrambi i voti?
Di seguito le Risposte:
  • Gli strumenti compensativi e le misure dispensative sono generalmente già elencati nella certificazione. In attesa della formalizzazione del Piano Didattico Personalizzato (PDP) vanno attuate preventivamente le misure indicate nella certificazione; gli eventuali voti negativi ottenuti senza gli strumenti compensativi e le misure dispensative vanno riconsiderati alla luce del PDP e non possono assolutamente fare media. I test di ingresso essendo tali non dovrebbero a priori fare media
  • Certamente copia del PDP può essere consegnato alla famiglia che ne faccia richiesta prima di firmarlo, per studiarlo e/o sottoporlo agli specialisti di fiducia
  • Il consiglio di classe è sovrano nel decidere se fare o meno un PDP per alunni con bisogni educativi speciali che non ricadano sotto l’ombrello della legge 104/1992 o della legge 170/2010. Se poi la famiglia non lo vuole, deve motivare per iscritto il diniego alla firma. Viceversa, anche la famiglia può chiedere al consiglio di classe che sia adottato un PDP e nel caso il consiglio di classe fosse contrario, deve verbalizzarne il motivo.
  • Gli alunni che hanno diritto alla compensazione orale delle prove scritte con prove orali compensano appunto le prove scritte e quindi se la prova orale è buona non ha senso che il voto finale sia una media… quantomeno dovrebbe esser una media pesata con peso preponderante sulla prova orale.  
Permesso a divulgare la mail di risposta

Ovviamente può divulgare presso chi vuole queste risposte, che non rappresentano la sola mia opinione ma quella dell’ufficio scrivente tutto. Sperando di essere stato esaustivo e rimanendo a disposizione per ulteriori chiarimenti, invio i miei più cordiali saluti Guido Dell’Acqua  

ATTENZIONE: Questi del prof. Dell’Acqua sono pareri autorevoli di un dirigente del ministero, ma non hanno la forma degli atti e provvedimenti amministrativi.

Sotto le mail originali

RISPOSTA

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