INVALSI: normativa per le prove di fine ciclo e uso di strumenti compensativi

 

Tutti gli anni  esce una circolare INVALSI (che trovate qua)  che disciplina i test per quell’anno.

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  •  le prove invalsi servono a testare lo stato di salute della scuola e non la preparazione degli studenti
  •  i risultati non influiscono nè influenzano in alcun modo i voti degli studenti
  • le prove non sono anonime a ogni studente è associato un codice numerico
  • alla primaria hanno valore solo statistico
  • nella scuola secondaria gli esiti della prova sono comunicati alla famiglia attraverso una certificazione delle competenze acquisite redatta in automatico da Invalsi
  • la certificazione delle competenze (INVALSI 3 media) è consegnata ai genitori e viene trasmessa alla scuola superiore solo se loro sono d’accordo.

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PER GLI STUDENTI CON DSA (LEGGE 170) E PER GLI STUDENTI CON BES SENZA CERTIFICAZIONE DI DSA E DI LEGGE 104

Le prove INVALSI sono requisito per essere ammessi agli esami di Stato (sia nel primo ciclo che nel secondo), il voto non farà media. 

Nella secondaria i test saranno svolti al computer e potranno usufruire solo dei compensativi previsti da INVALSI come da  nota INVALSI BES 2024:

  • sintetizzatore vocale
  • tempo aggiuntivo fino a 15 minuti per ciascuna prova
  • inoltre per tutti gli alunni, anche quelli senza PDP, possono usare la calcolatrice integrata nella piattaforma durante la prova (compare a video, per fare delle prove basta andare sul sito ufficiale invalsi e svolgere una delle simulazioni di matematica). Per questo non compare esplicitamente nella nota tra gli strumenti compensativi. Non è specificato il poter usare la propria calcolatrice fisica, quindi si può usare solo quella della piattaforma.

Nel caso della prova di Inglese, se il PDP prevede la dispensa dalla prova scritta o il completo esonero della lingua straniera, lo studente con DSA non svolge la prova di lettura o di ascolto oppure l’intera prova nazionale.

Come conseguenza gli studenti non riceveranno al termine del primo e del secondo ciclo di studi la descrizione dei livelli di apprendimento da parte dell’INVALSI.

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PER GLI ALUNNI CON DISABILITA’

NELLA PRIMARIA

Se per qualche motivo un bambino non potrà essere presente il giorno degli INVALSI, poi non dovrà recuperarlo, le prove  hanno solo un valore statistico, non valutano il singolo alunno.

GLI  STUDENTI CON LEGGE 104 svolgono le prove INVALSI con l’ausilio dei compensativi previsti nel loro PEI

NELLA SECONDARIA DI I GRADO (3ª media)

Gli alunni con disabilità possono essere esonerati dallo svolgere le prove (a prescindere dal comma della 104), senza che ci siano conseguenza per l’esame e il diploma finale, DL 62/17 art. 11 comma 4, l’esonero è deciso dal consiglio di classe, non dal GLO, e non è necessario indicarlo nel PEI,DL 62 del 13 aprile 2017 art. 11 c. 4 e 15. 

Anche se un allievo è esonerato,  il consiglio di classe può decidere di coinvolgerlo ugualmente e di farlo essere presente durante la somministrazione, facendogli fare altra attività.

La certificazione delle competenze, per gli alunni esonerati dalle prove INVALSI, verrà redatta dal consiglio di classe (invece che da INVALSI) usando il modello nazionale, che non può essere modificato, integrandolo eventualmente con delle annotazioni.

NELLA SECONDARIA DI II GRADO  (5° superiore)

Non si fa menzione del percorso didattico (A;B;C) quindi vale per tutti, ma non è possibile esonerare dalla prova,  ma i test possono essere adattate, anche radicalmente.

Come saranno le prove lo decide il consiglio di classe (decisione autonoma da GLO e PEI) 

Gli studenti dispensati dallo svolgimento delle prove INVALSI possono rimanere in classe con i compagni, e svolgere una prova alternativa preparata appositamente per loro e l’insegnate di sostegno può rimanere in classe, basta che non interferiscano con le prove degli altri.

Vedere sito  Invalsiopen  Aprire il paragrafo “studenti-con-bisogni-educativi-speciali-BES”

«Anche se un allievo dispensato non partecipa a una o più Prove INVALSI, il consiglio di classe può decidere di coinvolgerlo ugualmente e di farlo essere presente durante la somministrazione. L’eventuale presenza del docente di sostegno deve essere però organizzata in modo tale da non interferire con lo svolgimento delle Prove per gli altri allievi.»

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Articolo di Orizzonte Scuola sugli INVALSI

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