Gli strumenti compensativi e dispensativi non sono dei facilitatori!

Buongiorno, non troverete da nessuna parte un elenco “ufficiale“ oppure esaustivo di tutti gli strumenti compensativi e dispensativi.

Ma quello che la legge, giustamente, indica, è la definizione degli stessi, dunque qualsiasi strumento che svolge la funzione di compensare, oppure dispensare, uno studente con DSA va bene, come indicato nella norma di riferimento DM n. 5669 del 12 luglio 2011   e  Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA – allegate al DM n. 5669

È ovvio, che non ci può essere un elenco esaustivo, perché gli strumenti compensativi paradossalmente possono essere quasi infiniti, se ne mettessimo 100, andremo ad escludere tutti gli altri.

Per questo non sono presenti tutti gli strumenti esistenti, perché è una delle 1000 modalità che si possono attuare.

Se qualcuno provasse a  scriverli tutti, andrebbe sicuramente ad escludere qualcuno, e questo perché ogni ragazzo è diverso da un altro e anche i suoi bisogni sono diversi da quelli di altri, dunque la normativa preferisce indicare una definizione e mette le parole  “ECC.” Oppure “ESEMPIO”.

Alcuni insegnanti (molti purtroppo) tendono a vedere gli strumenti compensativi e dispensativi COME FACILITATORI

MA E’ UNA VISIONE DEL TUTTO ERRATA

Lo spiega il prof.  Guido Dell’Acqua del Ufficio IV (Disabilità DSA e integrazione alunni stranieri) Direzione generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione al MIUR

Estratto del convegno avvenuta a Parma il 20-04-16

Se una verifica è priva di errori ed è perfetta, il voto è 10!

Qua il filmato per intero e le slide

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