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The Familiars – La magia non è più solo per i maghi!

La strana storia della rana pasticciona, della ghiandaia blu e del gatto che salvò il mondo dei maghi.
ranaAldwyn è un gatto randagio che vive alla giornata nella terra di Vastia. Mentre sta scappando dalle grinfie di un accalappiagatti, finisce in un negozio che vende famigli, animali con poteri magici che da sempre accompagnano maghi e streghe nelle loro avventure. Ma Aldwyn non sa nulla di magia: lui sa solo rubare il pesce, dormire sui tetti e fuggire da cani e pescivendoli infuriati. Eppure, tra tanti altri animali, il maghetto Jack sceglie proprio lui e lo conduce a Stone Runlet, dove il potente mago Kalstaff guida una famosa scuola di stregoneria. Tra i suoi apprendisti ci sono anche Marianne e Dalton, con i loro famigli: una rana pasticciona, Gilbert, che dovrebbe avere la capacità di predire il futuro ma in realtà pensa solo a catturare mosche, e una ghiandaia blu, Skylar, saccente e altezzosa. Ma il mago non avrà il tempo di insegnare ai suoi allievi tutto ciò che sa. Tre stelle che danzano in cielo annunciano infatti che un’antica profezia sta per compiersi. Tutta Vastia è in pericolo e solo tre giovani eroi potranno salvarla. E quando i maghi verranno rapiti, toccherà ai tre famigli partire per un’incredibile avventura, affrontando orrobestie furiose, streghe cannibali, occhi volanti e tutti i pericoli che la magia nera può scagliare sul loro cammino… Età di lettura: da 12 anni.

The Familiars

volume 1

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The Familiars. Il segreto della Corona

volume 2

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The Familiars. Il cerchio degli eroi

volume 3

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The Familiars. Il palazzo dei sogni

volume 3

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fonte: http://blog.newtoncompton.com/the-familiars/

Libro “Come l’ortica” parla di Dislessia

C’è un filo sottile che lega Mozart a Van Gogh, Leonardo da Vinci ad Albert Einstein o a Walt Disney… non è il genio (non solo, almeno), ma un prefisso della lingua italiana: DIS.

Parliamo di DISLESSIA e lo facciamo con un libro che si intitola Come l’Ortica: abbiamo intervistato l’autrice, Cristina Romano, scrittrice di romanzi, racconti e insegnante di scuola elementare e Mietta, la cantante, che ha deciso di pubblicare questo libro diventandone l’editrice e di prestare la sua splendida voce perché diventasse anche un audio-libro.

Come l’Ortica parla delle difficoltà che affronta a scuola Benedetta, una bambina di terza elementare. La famiglia la giudica dis-attenta e dis-tratta, ma in realtà Benedetta è DIS-lessica. E lo scoprirà grazie a un’insegnante, pian piano riuscendo a riappropriarsi del proprio posto in classe e nel suo mondo.

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Mietta e Cristina Romano ci hanno parlato di questo progetto, tutto al femminile, e ci hanno raccontato le storie che le legano personalmente a questo «disturbo», la DISLESSIA.

mietta_-come-lortica-471x250Entrambe hanno rinunciato al copyright sul libro, che quindi, una volta scaricato da internet  o comprato in libreria, può essere fotocopiato e diffuso liberamente in famiglia o a scuola. Gli insegnanti che ne facessero richiesta, potranno avere l’audiolibro per la loro classe.

Facebook: Come l’ortica

Twitter: @comelortica

fonte: Corrieredellasera.it

 


I VOSTRI COMMEN

Libro “Le parole giuste”

Le parole giusteEmma fa la seconda media. Da un po’ di tempo pare che intorno a lei si sia creato il deserto. Il gruppo che impersonerà le dee dell’Olimpo alla sfilata di carnevale l’ha gentilmente buttata fuori. Sulla “lista dei segreti spacciati”, che viene trovata misteriosamente nell’armadio di classe ogni tanto, è apparsa la scritta: “Emma della seconda e finirà nel gruppo RPS”. Recupero, potenziamento, sostegno. È di questo che ha bisogno, Emma. “Sono diventata stupida” pensa. Ma non è il caso di parlarne a casa. Papà è malato, molto malato. È in attesa di un trapianto. I suoi problemi Emma li affronterà da sola. Ma non è facile, quando si vive la scuola come un campo minato pieno di insidie, dove i concetti sembrano sfuggire come anguille e le parole si intrecciano e si confondono, come un gomitolo di suoni inceppati…
Età di lettura: da 10 anni.
acquistabile anche on line
fonte www.ibs.it

“Mio figlio non sa leggere” di Ugo Pirro

mio figlio“… Soltanto in Italia avere un figlio dislessico è una tragedia senza qualità che si rappresenta davanti all’indifferenza della scuola, degli istituti scientifici, delle istituzioni pubbliche.
… non sapevo a chi rivolgermi per guarirlo e aiutarlo, dal momento che negli anni della scolarizzazione di massa la scuola si dedicava soltanto a quei figli, a quei piccoli cittadini che .. distinguevano il tempo dallo spazio senza errori, confusioni e omissioni, che si orientavano nell’universo avvicinabile con la stessa facilità con la quale gli uccelli migratori volano seguendo la rotta dei loro viaggi stagionali…..
… Proprio così era già accaduto alle elementari. L’avevano più che promosso, spedito alla scuola media, affibbiato a un altro corpo insegnante perché si provasse a respingerlo, si assumesse la responsabilità di eliminarlo….” (estratto dal libro “mio figlio non sa leggere”)
Un bellissimo libro sulla Dislessia scritto da un papà cica 30 anni fa quando ancora di Dislessia non si parlava….
Difficile da trovare oggi che scrivo l’articolo è disponibile su eBay

Hank Zipzer e le cascate del Niagara

di Henry Winkler e Lin Oliver
Illustrazioni di Giulia Orecchia
traduzione di Sante Bandirali

 

 

 

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E’ il primo titolo della serie “Hank Zipzer il superdisastro: diciassette libri in tutto, scritti da Winkler insieme alla scrittrice Lin Oliver, che nei paesi anglosassoni hanno venduto oltre tre milioni di copie e che nel 2010 hanno valso a Winkler la nomina a baronetto del Regno Unito, conferitagli dalla regina Elisabetta II.

Hank Zipzer e le cascate del Niagara è il primo titolo pubblicato da uovonero, illustrato da Giulia Orecchia, cui seguirà, entro la fine del 2013, Hank Zipzer e la pagella nel tritacarne. La fortunata serie di libri per ragazzi nasce dall’esigenza di Winkler, che ha scoperto solo in età adulta di essere dislessico, di trovare un modo di raccontare ai più giovani la dislessia. Così è nato Hank Zipzer, alter ego dell’autore: un ragazzino con difficoltà a scuola ma ironico, divertente, geniale, creativo e sempre pieno di risorse.

“Quando ero un ragazzo a New York City nessuno sapeva che cosa fosse la dislessia” racconta Winkler in un’intervista sul sito della serie (www.hankzipzer.com)

“Mi dicevano che ero stupido e pigro, e che non sfruttavo le mie potenzialità. Era senza dubbio doloroso. Passavo la maggior parte del tempo a nascondere il fatto che leggere, scrivere, imparare l’ortografia, la matematica, le scienze, praticamente tutte le materie tranne il pranzo, era realmente molto, molto difficile per me. Se entravo in un negozio e pagavo con delle banconote e mi davano il resto in moneta, non sapevo come fare per contare il resto mentalmente. Mi fidavo semplicemente dell’onestà degli altri”.

“È importante per i bambini che hanno difficoltà a scuola incontrare un personaggio come Henry Winkler, il grande Fonzie allegro e vivace della serie Happy Days, che pur avendo avuto enormi difficoltà a scuola, a causa della sua dislessia, è riuscito a realizzare con successo il proprio sogno di diventare un celebre attore”, spiega Enza Crivelli che, oltre ad essere uno dei fondatori di uovonero, è pedagogista clinica e si occupa da diversi anni di dislessia, disturbi per l’apprendimento e autismo. “Se pensiamo che l’incidenza della dislessia è stimata fra il 4% e il 5% della popolazione, è facile intuire come un esempio di questo genere possa essere un aiuto e un incoraggiamento per molti”.

fonte: uovonero