Disnomia

disnomia

DIS- è in generale un prefisso che indica difficoltà, disturbo, 
mal funzionamento; questo sia nel linguaggio comune (si pensi ad esempio alla parola “disinformazione”), sia nei linguaggi specialistici come, appunto, quello medico.

Cos’è la disnomia

La disnomia è un distubo del linguaggio si tratta delll’incapacità di una persona (bambino, ragazzo o  persona adulta) di ricordare le parole, anche se comuni e di uso quotidiano.

Nella maggior parte dei casi quando si presenta in età infantile si tratta di un disturbo cronico, che si può associare ad altri disturbi dell’apprendimento come la dislessia. Quando invece compare in tarda età si tratta di una difficoltà che subentra a causa di degenerazione cognitiva (ictus, malattia di Alzheimer…), in qualunque momento della vita, inoltre, questo disturbo può presentarsi  a seguito di un trauma cerebrale (ad esempio l’incidente).

Sarà capitato anche a voi durante una conversazione, di non riuscire proprio a non ricordare il nome di quell’oggetto o di quella persona  anche se ce l’avete sulla punta della lingua.

Può trattarsi di un momento di stanchezza, ma quando questi episodi diventano più frequenti nell’arco della giornata si può pensare di essere in presenza di disnomia.

La disnomia, quindi, è la difficoltà di richiamare alla memoria una certa parola in un determinato momento.

Può interessare i termini complicati come le parole di uso comune e persino i nomi ed i cognomi di chi ci sta intorno.

In età scolare il disturbo è particolarmente evidente quando il ragazzo è sottoposto a stress, come può essere durante un’interrogazione quando, nonostante le ore di studio nei giorni precedenti, non riesce a “trovare le parole” corrette per esprimere i concetti che pure ha ben chiari nella testa, rischiando di dare l’impressione all’insegnante di non aver studiato in modo abbastanza approfondito e di non possedere adeguatamente i contenuti.

La disnomia è un disturbo purtroppo poco conosciuto, sottovalutato e raramente diagnosticato ma che può causare grave frustrazionne e mettere in crisi l’autostima personale in quanto la persona non riesce ad esprimere correttamente il proprio pensiero.

Disnomia e disturbi dell’apprendimento

Nei bambini, ma anche in tanti adulti a cui non è mai stata diagnosticata, la disnomia è spesso conseguenza diretta di un disturbo dell’apprendimento.

Il più frequente e conosciuto tra i disturbi specifici dell’apprendimento (in sigla D.S.A.) è la dislessia ovvero la difficoltà cioè di leggere (di decifrare un testo scritto) in maniera corretta.

La disnomia è stata riconosciuta come un disturbo dell’apprendimento vero e proprio soltanto negli ultimi anni , grazie allo sviluppo degli screening e delle terapie per la dislessia, la disgrafia e la disortografia.

Come si “cura” la disnomia?

Come per la dislessia, non essendo una malattia ma una caratteristica, non si può guarire dalla disnomia.

Attraverso esercizi e in situazioni non ansiogene è possibile imparare a gestirla e a superare le difficoltà di linguaggio che comporta.

Sono diversi gli esercizi previsti per aiutare a richiamare alla memoria le parole che sfuggono.

I principali sono di tipo mnemonico e di associazione di parole: attraverso semplici giochi, soprattutto quelli in cui occorre trovare sinonimi di parole, è possibile stimolare il cervello a ricordare i singoli termini. Le prime volte sarà molto difficile e saranno necessari diversi minuti prima di riuscire a trovare la parola richiesta ma, con il tempo e l’esercizio, la soluzione arriverà in maniera sempre più rapida.

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